15 OTTOBRE
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
LA SALA DELLE NOZZE SI RIEMPÌ
PRIMA LETTURA
Il Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto.
Per Israele, che a più riprese ha sofferto la fame, questa profezia di Isaia ha il sapore del meraviglioso e dell’incredibile insieme. Ma si farà, perché è un’opera di Dio, il quale con il cibo donerà al suo popolo ogni bene e la vittoria sulla morte. Il popolo risponde con la gioia e la riconoscenza.
SECONDA LETTURA
Tutto posso in colui che mi dà forza.
Siamo alla conclusione della lettera e Paolo continua ad aprire il cuore ai suoi amici di Filippi. È felice per l’affetto e l’aiuto concreto che i Filippesi gli hanno mostrato. È vero che lui ripone tutta la sua fiducia nel Signore, che gli dà la forza per affrontare qualunque situazione, anche il carcere, ma è un uomo e pure lui ha piacere di essere stimato e amato, e non lo nasconde.
VANGELO
Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
La storia della salvezza è fatta di inviti di Dio, ai quali gli uomini a volte rispondono a volte no. Ma il Signore non rinuncia al suo progetto di salvezza. Il rifiuto dei primi invitati, che rappresentano i capi di Israele, darà a Dio la spinta per invitare al banchetto della salvezza tutti i popoli.