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1. ORAZIONI – 9 NOVEMBRE DOMENICA DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE

9 NOVEMBRE

DOMENICA DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE

Antifona

Vidi la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio,
pronta come una sposa adorna per il suo sposo. (Ap 21,2)
Oppure:

Ecco la tenda di Dio con gli uomini.
Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli;
egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. (Ap 21,3)

Si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, che con pietre vive e scelte
prepari una dimora eterna per la tua gloria,
continua a effondere sulla Chiesa
la grazia che le hai donato,
perché il popolo dei credenti
progredisca sempre nell’edificazione
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Dio, tu hai voluto chiamare tua sposa la Chiesa:
fa’ che il popolo consacrato al servizio del tuo nome
ti adori, ti ami, ti segua
e, sotto la tua guida, giunga ai beni promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Si dice il Credo

Sulle offerte

Accogli, o Signore,
i doni che ti presentiamo,
e concedi al popolo che qui ti supplica
la grazia redentrice dei tuoi sacramenti
e la gioia di vedere esaudita la sua preghiera.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Voi, pietre vive,
siete costruiti come edificio spirituale
per un sacerdozio santo. (1Pt 2,5)

oppure
Zaccheo, scendi subito,
perché oggi devo fermarmi a casa tua. (Lc 19, 5)

Dopo la comunione

O Dio, che hai fatto della tua Chiesa
il segno visibile della Gerusalemme celeste,
per la partecipazione a questo sacramento
trasformaci in tempio vivo della tua grazia,
perché possiamo entrare nella dimora della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.

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1. ORAZIONI – 2 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

2 NOVEMBRE

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

CONTEMPLARE IL VOLTO DI DIO

Antifona

Come Gesù è morto e risorto,
così anche Dio, per mezzo di Gesù,
radunerà con lui coloro che sono morti.
E come in Adamo tutti muoiono,
così in Cristo tutti riceveranno la vita. (Cf. 1 Ts 4, 14; 1 Cor 15, 22)

Si dice il Gloria.

Colletta

Nella tua bontà, o Padre, ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti
e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli risorgeranno a vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, amante della vita, che nel tuo Figlio sei venuto a cercare e a salvare chi era perduto, donaci di accoglierti con gioia nella nostra casa e aiutaci a condividere con i fratelli i beni della terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Si dice il Credo

Sulle offerte

Guarda con benevolenza, o Padre, i nostri doni,
perché i tuoi fedeli defunti siano associati alla gloria del tuo Figlio,
che tutti ci unisce nel grande sacramento del suo amore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Antifona alla comunione

«Io sono la risurrezione e la vita», dice il Signore.
«Chi crede in me, anche se muore, vivrà;
chiunque vive e crede in me,
non morirà in eterno». (Gv 11, 25-26)

oppure
Zaccheo, scendi subito,
perché oggi devo fermarmi a casa tua. (Lc 19, 5)

Dopo la comunione

Fa’, o Signore, che i tuoi fedeli defunti,
per i quali abbiamo celebrato il sacramento pasquale,
entrino nella tua dimora di luce e di pace.
Per Cristo nostro Signore.

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2. introduzioni – 2 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

2 NOVEMBRE

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

CONTEMPLARE IL VOLTO DI DIO

La morte è da sempre per l’uomo un mistero. Molti filosofi, scienziati e pensatori hanno tentato di penetrare questo mistero con la forza dell’intelletto, ma quella che costoro hanno percorso non è l’unica via che abbiamo a disposizione.
Un’altra scelta possibile di fronte alla morte è quella della contemplazione, che non mira a risolvere il mistero, ma a farlo vivere. Là dove il mistero vive, si apre poi lo spazio per la fede, che è relazione con Dio e con coloro che ci hanno preceduto nel contemplare lo stesso mistero, che in esso si sono immersi e che ci attendono già presso il Padre.

PRIMA LETTURA

Io lo so che il mio redentore è vivo.
Giobbe, sebbene si trovi in mezzo alle sofferenze e pur avendo sperimentato la perdita dei suoi cari, non rinuncia a rimanere in comunione con Dio e a sperare di vedere realizzata la sua giustizia.

SALMO RESPONSORIALE                

Rimanere presso il Signore è l’unico desiderio del salmista. Ottenuta questa grazia, nessun timore potrà farlo vacillare.

SECONDA LETTURA

Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
Dio ha redento il mondo anche quando non c’era nessuno che lodasse il suo nome. Per questo chi invoca la sua misericordia, rivolgendosi a lui come a un Padre, non può temere di rimanere deluso.

VANGELO

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Nell’amore di Gesù per l’umanità, manifestatosi nella sua pienezza sulla croce, possiamo intravedere la volontà salvifica di Dio nei confronti dell’uomo. Nessuno è destinato alla dannazione e fino all’ultimo il Padre celeste spera di poter salvare i suoi figli.

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1. ORAZIONI – 26 OTTOBRE – 30ª DOMENICA T.O.

26 OTTOBRE

30ª DOMENICA T.O.

BISOGNOSI DI DIO

Antifona

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Si dice il Gloria.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Dio, che sempre ascolti la preghiera dell’umile,
guarda a noi come al pubblicano pentito,
e fa’ che ci apriamo con fiducia alla tua misericordia,
che da peccatori ci rende giusti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Si dice il Credo

Sulle offerte

Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Oppure:

Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)
 
*C
Il pubblicano si batteva il petto dicendo:
«O Dio, abbi pietà di me peccatore».
E tornò a casa sua giustificato. (Lc 18,13-14)

Dopo la comunione

Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

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2. introduzioni – 19 OTTOBRE – 29ª DOMENICA T.O.

26 OTTOBRE

30ª DOMENICA T.O.

BISOGNOSI DI DIO

Ogni azione del cristiano nasce da un rapporto autentico con Dio nella preghiera. Esso si concretizza poi in un’imitazione del Padre attraverso il Figlio e quindi in un sacrificio di sé in riscatto del grido degli oppressi.

Lo stile di vita del credente, infine, non si caratterizza per la superbia e la presunzione di salvezza ma conserva intatta la consapevolezza di essere peccatore tra i peccatori. Se così non è, Dio non è che un orpello: un ennesimo spettatore a cui mostrare i propri meriti, che pretendono di non passare dalla croce e, di conseguenza, dovranno fare a meno della risurrezione.

PRIMA LETTURA

La preghiera del povero attraversa le nubi.
Il Signore non si lascia influenzare dalle apparenze e predilige il debole. Il grido degli oppressi, che richiede giustizia, è per Dio la forma di preghiera più efficace lungo tutta la storia del suo rapporto col popolo eletto.

SALMO RESPONSORIALE                

Il Signore punisce i malfattori e ascolta i poveri. Anche noi, riconoscendoci come quei poveri che egli soccorre, possiamo dunque rendergli grazie.

SECONDA LETTURA

Mi resta soltanto la corona di giustizia.

Paolo stila un bilancio della sua vita, che sta per terminare. Egli si appresta a rendere testimonianza a Dio con la più grande dimostrazione di fede possibile: l’imitazione del sacrificio di Cristo. Riconoscendosi come peccatore convertito, Paolo dona inoltre la sua vita per tutti i fratelli, anche per quelli che lo hanno condannato e lasciato solo.

VANGELO

Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Gesù narra una parabola che, assieme a quella della vedova e del giudice iniquo che abbiamo udito la scorsa domenica, ha come scopo l’educazione alla preghiera. Il racconto ci pone di fronte due personaggi: un fariseo e un pubblicano che si relazionano a Dio in maniera molto diversa. Solo la preghiera di uno dei due sarà efficace.

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1. ORAZIONI – 19 OTTOBRE – 29ª DOMENICA T.O.

19 OTTOBRE

29ª DOMENICA T.O.

LA PREGHIERA PERSEVERANTE

Antifona

Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)

Si dice il Gloria.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Padre, che hai accolto l’intercessione di Mosè,
dona alla Chiesa di perseverare
nella fede e nella preghiera
fino a quando farai giustizia ai tuoi eletti
che a te gridano giorno e notte.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Sulle offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore,
di servirti con cuore libero,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32,18-19)

*C
«Dio farà giustizia ai suoi eletti», dice il Signore. (Cf. Lc 18,7)

Dopo la comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore,
ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente
nella speranza dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

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2. introduzioni – 19 OTTOBRE – 29ª DOMENICA T.O.

19 OTTOBRE

29ª DOMENICA T.O.

LA PREGHIERA PERSEVERANTE

La preghiera è una relazione a due posti: uno è occupato da Dio, l’altro dall’uomo. Affinché tale relazione sia possibile, ciascuno dei due deve possedere alcune caratteristiche. Per quanto riguarda Dio, il vangelo di oggi ci assicura che egli è dotato, in quantità infinita, di capacità d’ascolto e di misericordia.
Ma, per quanto essenziale, tutto ciò non basta. La domanda con la quale si conclude la parabola di Gesù pone infatti l’accento su una seconda condizione, quella che ci compete in quanto uomini e in quanto cristiani: la fede.

PRIMA LETTURA

Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.
Mosè, simbolo vivente del rapporto tra Yahweh e Israele, prega il Signore durante la battaglia contro gli Amaleciti. È la sua perseveranza nell’invocare l’aiuto del Signore, più che la forza delle armi, a consegnare la vittoria nelle mani del popolo ebraico.

SALMO RESPONSORIALE                

Il salmo veniva cantato durante l’ascesa verso Gerusalemme e riconosce nel Signore un aiuto potente, un custode sicuro di cui ci si può fidare sempre.

SECONDA LETTURA

L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Paolo esorta Timoteo a ricordare ciò che ha appreso dai suoi maestri, tra i quali figura egli stesso. L’apostolo invita poi il suo amico a divenire a sua volta maestro, insegnando e a diffondendo la parola di Dio.

VANGELO

Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
Come aveva fatto nel caso dell’amministratore disonesto (cf Lc 16,1-13), Gesù prende spunto dal comportamento di uomini deprecabili per insegnare qualcosa ai suoi discepoli. Il credente non può infatti tralasciare alcun espediente per cercare davvero di convertirsi: se non poteva fare a meno della scaltrezza, tanto meno può rinunciare alla perseveranza.

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1. ORAZIONI – 19 OTTOBRE 28ª – DOMENICA T.O.

12 OTTOBRE

28ª DOMENICA T.O.

DISPONIBILI ALLA SALVEZZA

Antifona

Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d’Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

Si dice il Gloria.

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Dio, che nel tuo Figlio
liberi l’uomo dal male che lo opprime
e gli mostri la via della salvezza,
donaci la salute del corpo e il vigore dello spirito,
affinché, rinnovati dall’incontro con la tua parola,
possiamo renderti gloria con la nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Sulle offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli
insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché mediante il nostro servizio sacerdotale
possiamo giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

I leoni sono miseri e affamati;
a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33,11)

Oppure:

Quando il Signore si sarà manifestato,
noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)

ANNO C
Non ne sono stati purificati dieci?
E gli altri nove dove sono?
Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato! (Lc 17,17.19)

Dopo la comunione

Ti supplichiamo, o Padre d’infinita grandezza:
come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio,
così rendici partecipi della natura divina.
Per Cristo nostro Signore.

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2. introduzioni – 12 OTTOBRE 28ª – DOMENICA T.O.

12 OTTOBRE

28ª DOMENICA T.O.

DISPONIBILI ALLA SALVEZZA

Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.
Naamàn il Siro è costretto a spogliarsi della sua nobiltà e a obbedire alle parole del profeta Eliseo. È grazie a quest’umiliazione di sé che scopre la misericordia del Signore ed è grazie alla grandezza di tale misericordia che, sebbene straniero, riconosce la verità del Dio d’Israele.

SALMO RESPONSORIALE                

Dal Salmo 97 (98)

Il salmo è un invito alla lode rivolto a tutti i popoli. Essi sono chiamati a gioire di fronte all’incredibile meraviglia del Signore.

SECONDA LETTURA

Se perseveriamo, con lui anche regneremo.
La fonte della forza di un credente non sta nella possibilità del suo corpo di essere libero e onnipotente, ma nella fede in Dio, nel suo amore e nella promessa di salvezza fatta all’umanità in Gesù Cristo.

VANGELO

Non potete servire Dio e la ricchezza.

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
Dieci malati vengono guariti da uno dei morbi più gravi e infamanti dell’epoca: la lebbra. Uno solo tra questi dieci è però liberato anche dalla morte. Si tratta di un Samaritano: l’unico tra i dieci lebbrosi che riconosce che la sua guarigione è opera della fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio.

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1. ORAZIONI – 5 OTTOBRE 27ª – DOMENICA T.O.

5 OTTOBRE

27ª DOMENICA T.O.

LA FEDE DEL SERVO INUTILE

Antifona

Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Si dice il Gloria.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Oppure:

O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli
e non tolleri l’oppressione e la violenza,
rinvigorisci la nostra fede,
affnché non ci stanchiamo di operare in questo mondo,
nella certezza che la nostra ricompensa
è la gioia di essere tuoi servi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Sulle offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato di offrirti
e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale
porta a compimento la tua opera di santificazione.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Buono è il Signore con chi spera in lui,
con colui che lo cerca. (Lam 3,25)

Oppure:

Uno solo è il pane,
e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo:
tutti partecipiamo all’unico pane e all’unico calice. (Cf. 1Cor 10,17)

*C
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». (Lc 17,5-6)

Dopo la comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente,
che, inebriati e nutriti da questi sacramenti,
veniamo trasformati in Cristo
che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.