4 GIUGNO
SANTISSIMA TRINITA’
IL NOSTRO DIO È COMUNIONE
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COMMENTO
In questo commento di Gesù all’incontro con Nicodemo brillano alcune verità che toccano nel profondo la rivelazione contenuta in questo vangelo. Anzitutto è detta a chiare lettere la motivazione dell’agire di Dio: è l’amore senza misura, o meglio, con la misura di Dio. Sicuramente qui Dio sta per Padre, ma non gli facciamo torto se pensiamo che è tutta la Trinità ad amare e a decidere come esprimere l’amore per l’umanità: il Padre, il Figlio e lo Spirito si muovono amando all’unisono e insieme hanno deciso che, per rendere figli gli uomini, era necessario che proprio il Figlio diventasse uomo e, a causa del peccato, sacrificasse la sua vita umana. Così gli uomini sarebbero stati liberati da ogni colpa e avrebbero visto il Figlio, a immagine del quale sono stati creati e al quale sono invitati a conformare mente, cuore e azione.
È sufficiente questo per capire che Dio non ha nessuna voglia di condannare? Cos’altro deve fare per farci capire che soltanto noi possiamo tragicamente impegnarci per auto-condannarci e auto-escluderci dalla comunione eterna con la Trinità? Non basta che il Figlio incarnato sia venuto, sia morto in croce e sia risorto?
Non possiamo non capire ora che il più grande dispiacere della Trinità è che anche uno solo degli uomini vada perduto.
La chiave di tutto per poter accedere al dono di amore della Trinità, che è la figliolanza divina unita alla vita eterna, è la fede in Gesù. L’evangelista Giovanni rende molto più semplice l’essere discepoli del Signore e ha solo due comandamenti: credere in Gesù e amare i fratelli… e pensa: cosa c’è di difficile?
SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA
1. «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito…». Ogni volta che dubitiamo dell’amore di Dio, proviamo a metterci di fronte a un crocifisso. Poi immaginiamo alle spalle di Gesù il Padre che, piangendo, ce lo offre e lo Spirito Santo che ci invita a entrare nel circolo di amore che li avvolge tutti e tre.
2. «… perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna». Noi non sappiamo come la Trinità realizzerà questo suo desiderio, ma è certo che Gesù è morto e risorto per questo. Solo un cuore chiuso lo può fermare. La fede apre la porta del cuore e permette al Signore di entrare e salvarci.
3. «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Il mondo è fatto di peccatori, ma la missione del Figlio è salvarli. Non c’è nessun bisogno di condannarli, si sono condannati già da soli e camminano verso la solitudine e la morte. La Chiesa ha ereditato la missione di Gesù.
4. Trinità, parola difficile per dire una realtà semplice: il nostro Dio è una comunione di persone che si amano, creano per amore, lasciano liberi gli uomini, perché siano dei figli, li salvano perché li amano e si dispiacciono se dovessero perderli. Questa nostra vita è un allenamento di amore, per poter entrare eternamente nella comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA
Ricostruire la comunione con una persona.
Gesù ci ha mostrato che il nostro Dio non è solo, ma una Trinità di persone che danzano dall’eternità nell’amore. Tutto ciò che portano fuori dalla loro comunione è amore, misericordia e desiderio di comunione con tutti i figli di Dio dispersi nel mondo e nella storia. La Chiesa è impegnata a mostrare al mondo l’immagine visibile e sperimentabile di questo Dio, Trinità di amore.
PRIMA LETTURA
Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.
Il popolo ha costruito il vitello d’oro e merita di essere punito. Mosè ha imparato a conoscere Dio e si fida della sua misericordia. Si rende solidale con il popolo dalla «testa dura», che ha peccato, intercede presso il Signore e chiede perdono. Il Signore misericordioso farà l’alleanza con Israele.
SALMO RESPONSORIALE Dn 3,52-56
L’inno dei tre giovani nella fornace ardente è un canto di lode a Dio, Signore dell’universo, che ha creato il cielo, la terra e l’uomo. Tutte le creature inneggiano a lui.
SECONDA LETTURA
La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.
Paolo conclude la sua lettera con un saluto molto affettuoso. La benedizione con cui si congeda è di tutta la Trinità, centro della vita della comunità cristiana e fonte di amore e di comunione fraterna.
VANGELO
Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Dopo aver raccontato l’incontro con Nicodemo, l’evangelista Giovanni prosegue con un commento di Gesù sull’amore infinito del Padre, che ha mandato il Figlio a salvare il mondo. La risposta richiesta, che costituisce il primo comandamento di questo vangelo, è credere in Gesù, il Verbo incarnato, il Figlio unigenito del Padre, fattosi visibile nel mondo.
PRIMA LETTURA
Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.
Il popolo ha costruito il vitello d’oro e merita di essere punito. Mosè ha imparato a conoscere Dio e si fida della sua misericordia. Si rende solidale con il popolo dalla «testa dura», che ha peccato, intercede presso il Signore e chiede perdono. Il Signore misericordioso farà l’alleanza con Israele.
Dal libro dell’Esodo Es 34,4b-6.8-9
In quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE Dn 3,52-56
L’inno dei tre giovani nella fornace ardente è un canto di lode a Dio, Signore dell’universo, che ha creato il cielo, la terra e l’uomo. Tutte le creature inneggiano a lui.
A te la lode e la gloria nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.
SECONDA LETTURA
La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.
Paolo conclude la sua lettera con un saluto molto affettuoso. La benedizione con cui si congeda è di tutta la Trinità, centro della vita della comunità cristiana e fonte di amore e di comunione fraterna.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 2 Cor 13,1 -13
Fratelli, siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi.
Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO Cf Ap 1,8
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, a Dio, che è, che era e che viene.
Alleluia.
VANGELO
Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Dopo aver raccontato l’incontro con Nicodemo, l’evangelista Giovanni prosegue con un commento di Gesù sull’amore infinito del Padre, che ha mandato il Figlio a salvare il mondo. La risposta richiesta, che costituisce il primo comandamento di questo vangelo, è credere in Gesù, il Verbo incarnato, il Figlio unigenito del Padre, fattosi visibile nel mondo.
Dal vangelo secondo Giovanni Gv 3,16-18
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Parola del Signore.
PERDONO
PREGHIERA UNIVERSALE
Con la venuta di Cristo nel mondo e con l’azione dello Spirito, il Padre ci ha assicurato e ci assicura che è presente nella nostra vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Santa Trinità, facci gustare il tuo amore.
Padre, Figlio e Spirito Santo, il vostro disegno di salvezza si è manifestato in Gesù. Donateci il vostro aiuto perché possiamo essere fedeli collaboratori nel realizzare il vostro progetto di salvezza del mondo. Voi che vivete e regnate nei secoli dei secoli.
IL NOSTRO DIO È COMUNIONE
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Laudato sii
Ancilla Domini
Un anno straordinario
Sorrisi divini
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