10 SETTEMBRE
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
GUADAGNARE IL FRATELLO
La comunità cristiana è fatta di uomini e donne battezzati, ma pur sempre deboli e fragili. Il Signore lo sa e lo sappiamo anche noi, che sperimentiamo le offese e le separazioni. Gesù ci indica una strada: correggerci a vicenda per arrivare a perdonarci reciprocamente. È un «guadagno» per i fratelli che si riconciliano e per tutta la comunità.
PRIMA LETTURA
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.
Nel Primo Testamento spesso Dio minaccia punizioni. Il profeta Ezechiele, in questo brano, fa vedere anche che Dio si preoccupa dei peccatori e fa di tutto perché possano ravvedersi. Per questo ha dato al profeta la capacità di individuare il peccato e il compito di mettere in guardia chi si comporta male.
Dal libro del profeta Ezechiele Ez 33,1.7-9
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 94 (95)
Il salmista invita a prestare grande attenzione alla parola del Signore, perché solo in lui si può trovare la salvezza. Basta avere un cuore aperto e riconoscente.
Ascoltate oggi la voce del Signore.
SECONDA LETTURA
Pienezza della Legge è la carità.
Questi versetti offrono un principio generale di comportamento dei cristiani in ogni situazione, anche nei confronti delle leggi civili. È il comandamento dell’amore verso i fratelli che illumina e orienta l’osservanza di tutti gli altri comandamenti. Il cristiano non solo non fa male al prossimo, ma lo aiuta in ogni circostanza.
VANGELO
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.
Siamo nel capitolo che parla della vita nella Chiesa e degli impegni derivanti dalla vita fraterna. Cristo è sempre presente nella comunità e i fratelli che si amano hanno il Signore Gesù al centro dei rapporti tra di loro e con Dio. Chi vuole il bene del fratello ha il coraggio di fargli notare ciò che non va, e chi sa di essere amato accoglie volentieri anche i rimproveri.