12 MARZO
III DOMENICA DI QUARESIMA
INCONTRARE CRISTO E PORTARLO AGLI ALTRI
Inizia oggi con la samaritana il trittico dei vangeli battesimali, che continuerà con il cieco guarito e l’amico Lazzaro risuscitato. L’incontro personale e sincero con Cristo porta come frutto la conoscenza più profonda di sé, l’accoglienza del dono dell’acqua viva, che spegne ogni altra sete, e un nuovo rapporto con il Padre, in spirito e verità.
PRIMA LETTURA
Dacci acqua da bere.
Il cammino del popolo d’Israele nel deserto è paradigmatico di ogni cammino di fede. Dopo l’entusiasmo e l’esaltazione iniziale, il popolo sperimenta le difficoltà. La mancanza di acqua diventa l’occasione per mettere Dio alla prova. In realtà alla prova è la fede di Israele, che in questo episodio viene meno.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 94 (95)
Il cuore indurito ha impedito al popolo di Israele di ascoltare il Signore e di riconoscere le numerose e grandi opere compiute, per liberarlo dalla schiavitù. Lo stesso pericolo si ripresenta lungo tutta la storia per le persone e le comunità che induriscono il loro cuore.
SECONDA LETTURA
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato.
L’apostolo Paolo invita i cristiani a non perdere mai la speranza. Il fondamento della speranza cristiana non risiede nelle opere buone compiute da noi, ma nella fedeltà dell’amore di Dio. Infatti egli ci ha amati quando eravamo peccatori e continua ad amarci, perché è fedele. Il sigillo della fedeltà di Dio è il dono dello Spirito Santo.
VANGELO
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
Gesù incontra una donna samaritana. L’evangelista fa di questo incontro uno stupendo simbolo del rapporto tra Dio e l’umanità in Gesù. La samaritana può rappresentare il popolo di Israele, che ha stipulato una alleanza sponsale con Dio, ma non gli è stato fedele. Gesù si presenta nella debolezza di un assetato, che però ha due doni da fare: l’acqua della vita e la rivelazione di sé.