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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – ASCENSIONE DEL SIGNORE

21 MAGGIO

ASCENSIONE DEL SIGNORE

CRISTO TORNA AL PADRE E CAMMINA CON NOI

PERDONO

  • Signore, per tutte le volte che abbiamo contemplato il cielo e abbiamo dimenticato di impegnarci sulla terra. Kyrie eleison.
  • Cristo, abbiamo avuto paura di non essere capaci di portare il Vangelo e ci siamo arresi. Christe eleison.
  • Signore, abbiamo dubitato della tua presenza co- stante nella nostra vita. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Gesù ci ha affidato una missione: essere testimoni del suo Vangelo. Chiediamo la sua vicinanza e il suo aiuto.
Diciamo insieme: Signore Gesù, rimani con noi.

  • Perché nessuna nostra fragilità e debolezza ci separi mai da te. Preghiamo.
  • Perché sempre gustiamo la gioia che il tuo amore incondizionato fa nacsere in noi. Preghiamo.
  • Perché ci ricordiamo sempre che tu ci hai scelti con amore e fiducia per portare il Vangelo ai fratelli. Preghiamo.
  • Perché il timore di non essere capaci di evangelizzare ci spinga a lasciarci guidare dallo Spirito Santo. Preghiamo.

Signore Gesù, tu hai ricevuto dal Padre ogni potere in cielo e sulla terra. Fa’ che, modellando la nostra vita sulla tua, sappiamo riconoscerci come figli di Dio e fratelli tra di noi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

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6. Vignetta di RobiHood – ASCENSIONE DEL SIGNORE

21 MAGGIO

ASCENSIONE DEL SIGNORE

CRISTO TORNA AL PADRE E CAMMINA CON NOI

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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3. Commento alle Letture – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

COMMENTO

L’affermazione di partenza è che Gesù è una sola cosa con suo Padre. Aveva già detto che il Padre abita in lui e lui nel Padre e questo avviene perché egli ama totalmente Gesù e lui lo ricambia allo stesso modo. Gesù qui aggiunge che abita nei discepoli e loro in lui. Il modello del rapporto tra il Padre e Gesù si trasferisce nel rapporto tra Gesù e i discepoli. Una cosa inaudita, che neanche la fantasia più sfrenata poteva immaginare, diventa dono reale a disposizione di tutti coloro che amano non a parole, ma nella verità e cioè vivendo i comandamenti di Gesù, che nel vangelo di Giovanni sono due: credere in lui e amare i fratelli come lui li ha amati, fino a dare la vita… È proprio vero? Gesù dà due segni a dimostrazione.
Il primo: insieme al Padre manderà lo Spirito che continuerà la sua opera di Paràclito, cioè di difensore e consolatore, quella che Gesù ha esercitato in forma visibile dalla nascita alla morte; i discepoli faranno questa esperienza spirituale e «fisica» nello stesso tempo.
Il secondo: Gesù non abbandonerà i suoi amici, sarà sempre con loro, visibile realmente solo agli occhi della fede di chi, ricevuto l’amore del Padre e di Gesù, lo ricambia e diventa capace di vedere e comprendere il mondo di Dio attraverso Gesù (questo significa che Gesù gli si manifesterà).
Tutto questo è nascosto agli occhi di chi non vuol credere (il mondo, in questo brano), ma rimane poco comprensibile anche a chi dice di credere, pure abbastanza sinceramente, ma non ama come ha insegnato Gesù.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Promesse incredibili ma dimostratesi vere negli apostoli. Sono anche per noi e si realizzano nella misura in cui camminiamo con Gesù e come lui. I santi l’hanno fatto, lo fanno e diventano segno della presenza di Gesù e dello Spirito.
  2. Il «mondo» non vede, non conosce e non può ricevere lo Spirito della vita. E noi vediamo che corre verso la morte. Il Signore è morto per salvare tutti. Ha voluto avere bisogno di collaboratori, cioè di noi.
  3. Basta amare, come lui. Siamo tutti in cammino su questa strada. Non è una meta raggiunta una volta per tutte, è una vita da spendere giorno per giorno, fino alla fine. Non siamo soli e non abbiamo soltanto le nostre forze.
  4. Essere la casa della Trinità. Solo l’amore di Dio poteva inventarlo e solo il nostro amore per lui e per i fratelli può realizzarlo. Abbiamo avuto tempo e ne abbiamo ancora; non sprechiamolo in cose inutili.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Curare il dialogo personale e intimo con Gesù e offrirgli gesti di amore verso un fratello «difficile».

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2. introduzioni – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

Cristo risorto ha il potere di diffondere il suo amore che salva in tutti gli uomini, attraverso l’azione dello Spirito Santo. Il suo dono si rinnova in modo particolare in ogni celebrazione eucaristica. Da qui il cristiano attinge la forza per essere testimone dell’amore di Dio e per attraversare anche le persecuzioni, come Gesù ha attraversato la sua passione.

PRIMA LETTURA
Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
A causa della persecuzione i cristiani ellenisti di Gerusalemme furono costretti a fuggire. Il diacono Filippo è uno di loro e predica il Vangelo in Samaria. Nascono delle comunità, ma Luca subito fa capire che tutte le comunità devono essere in comunione. È questo il compito degli apostoli, che si preoccupano di visitare le nuove comunità, completare la predicazione e invocare il dono dello Spirito Santo.

SALMO RESPONSORIALE                  Dal Salmo 65 (66)
Il salmista è stato salvato dal Signore e sente la necessità di raccontare a tutti i doni ricevuti e invitarli ad unirsi a lui per lodare Dio, buono e misericordioso.

SECONDA LETTURA
Messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.

Pietro sa bene che i cristiani sono e saranno perseguitati. Per questo li esorta a essere uniti a Cristo, a rispondere ai persecutori non con la violenza, ma con la dolcezza. Solo così la fede si rafforza e il cristiano può somigliare a Cristo, suo modello e salvatore.

VANGELO
Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
L’annuncio del ritorno di Gesù al Padre ha reso tristi gli apostoli. Gesù li rincuora con la promessa dello Spirito Santo, l’assicurazione che non rimarranno mai soli. Il rapporto con il Signore non sarà mai interrotto, perché è fondato sull’amore che il Padre e Gesù donano ai discepoli e sull’amore con cui i discepoli rispondono.

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4. Letture – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

PRIMA LETTURA
Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
A causa della persecuzione i cristiani ellenisti di Gerusalemme furono costretti a fuggire. Il diacono Filippo è uno di loro e predica il Vangelo in Samaria. Nascono delle comunità, ma Luca subito fa capire che tutte le comunità devono essere in comunione. È questo il compito degli apostoli, che si preoccupano di visitare le nuove comunità, completare la predicazione e invocare il dono dello Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli                At 8,5-8.14-17
In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                  Dal Salmo 65 (66)
Il salmista è stato salvato dal Signore e sente la necessità di raccontare a tutti i doni ricevuti e invitarli ad unirsi a lui per lodare Dio, buono e misericordioso.

Acclamate Dio voi tutti della terra.

Oppure:

Alleluia, alleluia, alleluia.

Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome, dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio, terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

SECONDA LETTURA
Messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.

Pietro sa bene che i cristiani sono e saranno perseguitati. Per questo li esorta a essere uniti a Cristo, a rispondere ai persecutori non con la violenza, ma con la dolcezza. Solo così la fede si rafforza e il cristiano può somigliare a Cristo, suo modello e salvatore.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo                     1 Pt 3,15-18

Carissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.
Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.
Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO      Gv 14,23

Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO
Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
L’annuncio del ritorno di Gesù al Padre ha reso tristi gli apostoli. Gesù li rincuora con la promessa dello Spirito Santo, l’assicurazione che non rimarranno mai soli. Il rapporto con il Signore non sarà mai interrotto, perché è fondato sull’amore che il Padre e Gesù donano ai discepoli e sull’amore con cui i discepoli rispondono.

Dal vangelo secondo Giovanni   Gv 14,15-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.

Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

PERDONO
• Signore, qualche volta ci siamo fidati solo delle nostre forze e abbiamo fallito. Kyrie eleison.
• Cristo, di fronte alle sofferenze abbiamo pensato di essere stati abbandonati da te.  Christe eleison.
• Signore, non abbiamo ascoltato con attenzione filiale l’insegnamento del papa e dei vescovi. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché sia salvato. Offriamo al Padre il nostro impegno e preghiamo per la salvezza del mondo.
Diciamo insieme: Padre, rendici testimoni del tuo amore.

  • Perché riempiamo le nostre giornate di atti di amore per i fratelli che incontriamo. Preghiamo.
  • Perché siamo costantemente consapevoli della presenza e dell’aiuto dello Spirito Santo. Preghiamo.
  • Perché trattiamo con rispetto e dolcezza anche coloro che la pensano diversamente da noi. Preghiamo.
  • Perché riusciamo a vedere e giudicare gli avvenimenti alla luce della parola di Gesù. Preghiamo.

O Padre, il tuo Figlio ci ha amati fino a donare la sua vita per noi. Aiutaci a non dubitare della grandezza del tuo amore, anche di fronte alle persecuzioni e alle nostre difficoltà e sofferenze. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

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Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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2. introduzioni – V DOMENICA DI PASQUA

7 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

Il desiderio di essere sempre con Gesù e di abitare con lui nella casa del Padre alimenta la vita spirituale di ogni cristiano. La parola del Signore Gesù e l’Eucaristia sono per chi crede consolazione, incoraggiamento, vita nuova e promessa di beatitudine senza fine.

PRIMA LETTURA
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.
Luca presenta la prima comunità cristiana come modello. Anche al suo interno nascono difficoltà e problemi. Pietro offre criteri per affrontarli: l’esame onesto della situazione, il coinvolgimento della comunità, la valorizzazione dei carismi e delle capacità di tutti, il primato della preghiera e dell’evangelizzazione per i pastori.

SALMO RESPONSORIALE                                     Dal Salmo 32 (33)
Il salmista ha fatto esperienza dell’amore e della protezione del Signore, per questo sente il bisogno di testimoniarla a tutti e di invitare i suoi fratelli a lodare il Signore con il canto.

SECONDA LETTURA
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.
La catechesi di Pietro ai battezzati utilizza l’immagine di un edificio costruito con pietre vive. La pietra angolare su cui tutta la costruzione si regge è Cristo risorto, rifiutato dai capi, ma scelto dal Padre. Chi crede in lui non resta deluso ed è degno di onore, perché appartiene al nuovo popolo di Dio; chi non crede, cade e non ha speranza di salvezza.

VANGELO
Io sono la via, la verità e la vita.
Gesù sta per affrontare la passione e vede i suoi amici turbati e impauriti. I suoi discorsi di «addio» sono nello stesso tempo rivelazione e consolazione. In questo brano Gesù ricorda ai suoi che il Padre è l’origine di tutto, la meta da raggiungere e la casa in cui vivere nell’amore. L’unica via per giungere al Padre e condividerne la vita è Gesù stesso, Verbo incarnato che nella fede rende visibile il Padre e il suo amore.