25 luglio
17ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Pane per tutti, benedetto e condiviso
Da oggi e per cinque domeniche interrompiamo la lettura del Vangelo di Marco per leggere il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci nel racconto di Giovanni.
Questo tra i miracoli è certamente il più spettacolare e segna il massimo trionfo di Gesù. La gente ne è impressionata, mangia a sazietà, pensa di aver trovato il messia e vuole proclamarlo re. Ma sarà anche per Gesù la sconfitta più clamorosa, perché rifiuteranno di riconoscerlo nella sua vera identità.
PRIMA LETTURA
Ne mangeranno e ne faranno avanzare.
Un uomo dà a Eliseo venti pani d’orzo e un po’ di grano novello, e il profeta a nome di Dio gli dice di distribuirli alla gente. È poca cosa e sono in tanti, ma ne mangeranno cento persone e ne avanzeranno.
Dal secondo libro dei Re. 2Re 4,42-44
In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 144 (145)
Il salmista loda e glorifica Dio. Un Dio fedele e provvidente, che assicura il necessario a ogni creatura.
Rit. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
SECONDA LETTURA
Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.
Continua la lettera agli Efesini. Paolo, che si dichiara prigioniero a motivo del Signore, li esorta all’unità, alla carità, a rispondere degnamente alla chiamata vocazionale ricevuta.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini. Ef 4,1-6
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo
battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO Lc 7,16
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
Gesù moltiplica pane e pesci per cinquemila persone. È questo uno dei miracoli che più è rimasto impresso negli apostoli. E dopo aver compiuto questo gesto di generosità nei confronti di chi l’aveva seguito con tanta fiducia, Gesù si scopre e si rivela con chiarezza, ma la folla non lo capisce e lo rifiuta.
Dal vangelo secondo Giovanni. Gv 6,1-15
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.