24 SETTEMBRE
XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
«… TU SEI INVIDIOSO PERCHÉ IO SONO BUONO?»
PRIMA LETTURA
I miei pensieri non sono i vostri pensieri.
Il profeta Isaia parla al popolo di Dio in esilio a Babilonia e lo invita a convertirsi. Deve cambiare l’immagine di Dio che Israele si raffigura secondo il proprio modo di vedere e di pensare. Dio è diverso dagli uomini e non ragiona come loro, i suoi sono pensieri di misericordia e di pace, non di rivalsa e di vendetta contro gli altri popoli.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 144 (145)
Il salmista loda e benedice il Signore per la sua bontà e tenerezza verso tutte le creature. Egli non guarda le apparenze, ma apprezza la sincerità del cuore in chiunque si rivolge a lui per chiedere aiuto.
SECONDA LETTURA
Per me il vivere è Cristo.
I Filippesi si erano prodigati per aiutare Paolo, che si trovava in prigione a Efeso. La sua lettera è espressione del profondo affetto che lo lega alla comunità di Filippi. Comincia a sentire la stanchezza e vorrebbe raggiungere Cristo, ma è disposto a restare in questo mondo per continuare la sua missione a vantaggio delle chiese da lui fondate.
VANGELO
Sei invidioso perché io sono buono?
Questa parabola e quella del Padre misericordioso si illuminano a vicenda: da una parte l’amore misericordioso di Dio che si dona gratuitamente a tutti, privilegiando gli ultimi e i peccatori, dall’altra l’invidia di coloro che, considerando Dio un padrone, pretendono che vengano riconosciuti i loro meriti, sentendosi migliori degli altri.