1 SETTEMBRE
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
DIO GUARDA IL CUORE
Le regole di comportamento sono importanti nella vita delle persone e delle società, anche quelle religiose. Non sempre, però, le regole rispettano la volontà di Dio e il vero bene delle persone e delle comunità. Il rispetto esteriore delle norme non è garanzia di religiosità autentica. Gesù indica il cuore come origine del bene e del male che l’uomo compie.
PRIMA LETTURA
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando… osserverete i comandi del Signore.
I deportati a Babilonia non hanno più il Tempio e la Terra Promessa. L’autore (non è Mosè, ma un pio israelita del V sec. a.C.) li incoraggia, invitandoli a centrare la loro vita religiosa sulla Legge, che ha come origine Dio stesso e va rispettata, perché costituisce il vero vanto di Israele davanti alle nazioni più potenti e porta la vita.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 14 (15)
Il salmista offre un ritratto del vero fedele, elencando comportamenti giusti che garantiscono anche la benedizione del Signore.
SECONDA LETTURA
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.
Per cinque domeniche san Giacomo ci istruirà sull’osservanza della nuova legge che ha portato il Signore Gesù. Chi vuol giungere alla salvezza deve sapere che tutto parte dall’ascolto della Parola, legato strettamente all’impegno di metterla in pratica.
VANGELO
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
I rabbini avevano aggiunto alla Legge data da Dio precetti di uomini, in base ai quali stabilivano chi era puro, e quindi poteva accostarsi al Signore, e chi era impuro, ed era escluso da qualunque pratica religiosa. In questo brano Marco presenta Gesù come liberatore da ogni schiavitù ritualistica e da ogni ipocrisia e come maestro autentico, che indica il criterio vero per esaminarsi davanti a Dio: la purezza del cuore.