4 AGOSTO
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
CREDERE IN GESÙ
Il pane e il vino dell’Eucaristia sono il sacramento, corpo e sangue di Gesù, la realtà è la comunione con Cristo. Il segno è mangiare e bere, la realtà è l’assimilazione a Cristo. Per questo l’evangelista Giovanni unisce strettamente fede ed Eucaristia. Non basta “fare la comunione”, è necessario essere in comunione con Cristo e questo avviene con la fede e l’amore fraterno.
PRIMA LETTURA
Io farò piovere pane dal cielo per voi.
Nel momento della difficoltà gli Israeliti dimenticano le meraviglie compiute dal Signore. La loro mormorazione è contro Mosè e Aronne, ma colpisce direttamente Dio, arrivando alla nostalgia per la terra e la condizione di schiavitù. Il Signore non si accende d’ira, ma va incontro al bisogno del suo popolo, ignorando l’offesa.
SALMO RESPONSORIALE
Dal Salmo 77 (78)
I doni che Dio ha fatto al suo popolo devono essere ricordati per sempre. È compito di tutta la comunità degli Israeliti trasmettere la fede e la riconoscenza per il Signore.
SECONDA LETTURA
Rivestite l’uomo nuovo, creato secondo Dio.
I battezzati possono subire la tentazione di tornare alla vita pagana. Paolo lo sa e, dopo aver ricordato i peccati dei pagani, in questi versetti scongiura i fratelli a vivere secondo il Vangelo. Con il Battesimo sono diventati nuovi, non devono tornare indietro.
VANGELO
Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!
Dopo il segno del pane e la traversata del lago inizia il grande discorso sul pane di vita con un dialogo serrato tra Gesù e la folla. L’evangelista qui sottolinea il tentativo del Signore di spostare l’attenzione dal pane materiale al pane di vita eterna e la superiorità di Gesù rispetto a Mosè.