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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

PERDONO
• Signore, qualche volta ci siamo fidati solo delle nostre forze e abbiamo fallito. Kyrie eleison.
• Cristo, di fronte alle sofferenze abbiamo pensato di essere stati abbandonati da te.  Christe eleison.
• Signore, non abbiamo ascoltato con attenzione filiale l’insegnamento del papa e dei vescovi. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché sia salvato. Offriamo al Padre il nostro impegno e preghiamo per la salvezza del mondo.
Diciamo insieme: Padre, rendici testimoni del tuo amore.

  • Perché riempiamo le nostre giornate di atti di amore per i fratelli che incontriamo. Preghiamo.
  • Perché siamo costantemente consapevoli della presenza e dell’aiuto dello Spirito Santo. Preghiamo.
  • Perché trattiamo con rispetto e dolcezza anche coloro che la pensano diversamente da noi. Preghiamo.
  • Perché riusciamo a vedere e giudicare gli avvenimenti alla luce della parola di Gesù. Preghiamo.

O Padre, il tuo Figlio ci ha amati fino a donare la sua vita per noi. Aiutaci a non dubitare della grandezza del tuo amore, anche di fronte alle persecuzioni e alle nostre difficoltà e sofferenze. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – VI DOMENICA DI PASQUA

14 MAGGIO

VI DOMENICA DI PASQUA

CHI AMA CRISTO È AMATO DAL PADRE

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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2. introduzioni – V DOMENICA DI PASQUA

7 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

Il desiderio di essere sempre con Gesù e di abitare con lui nella casa del Padre alimenta la vita spirituale di ogni cristiano. La parola del Signore Gesù e l’Eucaristia sono per chi crede consolazione, incoraggiamento, vita nuova e promessa di beatitudine senza fine.

PRIMA LETTURA
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.
Luca presenta la prima comunità cristiana come modello. Anche al suo interno nascono difficoltà e problemi. Pietro offre criteri per affrontarli: l’esame onesto della situazione, il coinvolgimento della comunità, la valorizzazione dei carismi e delle capacità di tutti, il primato della preghiera e dell’evangelizzazione per i pastori.

SALMO RESPONSORIALE                                     Dal Salmo 32 (33)
Il salmista ha fatto esperienza dell’amore e della protezione del Signore, per questo sente il bisogno di testimoniarla a tutti e di invitare i suoi fratelli a lodare il Signore con il canto.

SECONDA LETTURA
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.
La catechesi di Pietro ai battezzati utilizza l’immagine di un edificio costruito con pietre vive. La pietra angolare su cui tutta la costruzione si regge è Cristo risorto, rifiutato dai capi, ma scelto dal Padre. Chi crede in lui non resta deluso ed è degno di onore, perché appartiene al nuovo popolo di Dio; chi non crede, cade e non ha speranza di salvezza.

VANGELO
Io sono la via, la verità e la vita.
Gesù sta per affrontare la passione e vede i suoi amici turbati e impauriti. I suoi discorsi di «addio» sono nello stesso tempo rivelazione e consolazione. In questo brano Gesù ricorda ai suoi che il Padre è l’origine di tutto, la meta da raggiungere e la casa in cui vivere nell’amore. L’unica via per giungere al Padre e condividerne la vita è Gesù stesso, Verbo incarnato che nella fede rende visibile il Padre e il suo amore.

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3. Commento alle Letture – V DOMENICA DI PASQUA

7 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

COMMENTO

L’inizio del brano riporta delle espressioni tra le più affettuose di Gesù: da una parte vuole tranquillizzarli riguardo alla sua partenza verso il Padre, dall’altra, soprattutto, esprime il desiderio che i suoi amici stiano sempre con lui e si presenta quasi come colui che nella casa del Padre prepara per loro delle stanze accoglienti. Il movimento di Gesù si sviluppa in quattro tempi: vado, torno (non dice quando), vi prendo con me, abitate con me nel Padre. Tutto si sviluppa nel presente, perché Gesù abita già nel Padre, ma c’è anche un momento futuro, il ritorno definitivo di Gesù, perché i suoi condividano la sua gloria.
Ma subito si manifesta l’incomprensione dei discepoli.
Tommaso dice che non sa dove Gesù stia andando e si meraviglia che Gesù pensi che loro conoscano già la via per arrivarci. Con pazienza Gesù ripete quello che Tommaso, gli altri (e noi con loro) avrebbero dovuto capire: sta andando dal Padre e la via per arrivarci è lui stesso. La metafora della via, si lega strettamente a quella della porta del capitolo 10. Percorrere Gesù-via e attraversare la porta non richiedono adesione intellettuale, ma cambio di vita attorno ai due comandamenti giovan- nei: credere in Gesù e amare i fratelli.
Per Filippo, invece, c’è un rimprovero: «Come mai ancora non mi conosci? Perché non ti rendi conto di chiedere una cosa che ti ho già dato?». In tutto il vangelo di Giovanni, Gesù si è sforzato di far capire che il Padre è diventato visibile nell’incarnazione del Figlio. Tutto quello che lui ha detto viene dal Padre e tutto quello che lui fa è opera del Padre, perché egli non fa altro che obbedire a lui. Filippo non ha ancora capito che Gesù è tutto ciò che si può vedere del Padre, perché sono una cosa sola. Non sono bastati tutti i segni che ha fatto.
Certo manca ancora il più grande segno, la sua morte e risurrezione. Per questo gli apostoli dovranno avere so- lo un po’ di pazienza. Ma non appena Gesù arriverà presso il Padre, dal momento che avrà realizzato la sua missione di salvezza, potrà mandare il suo Spirito e potrà mettere a loro disposizione tutta la ricchezza e la potenza della sua risurrezione.
Possiamo rimanere perplessi di fronte alla promessa che i credenti potranno fare opere anche più grandi di quelle che Gesù ha fatto prima della Pasqua. Non si tratta di miracoli strepitosi, ma del completamento dell’opera che Gesù ha iniziato con la sua morte e risurrezione: Gesù ha portato il Vangelo a un territorio e a un numero limitato di persone, chi crede, grazie a lui e al dono dello Spirito, porterà il Vangelo e la salvezza fino ai confini della terra e fino alla fine di questo mondo.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Gesù esprime il desiderio che i suoi amici stiano per sempre con lui e il Padre certamente lo esaudisce. Anche noi facciamo l’esperienza di questo desiderio nei riguardi delle persone che amiamo. Se il desiderio è vero, come Gesù, siamo disposti a dare la vita per loro e preghiamo il Padre, che certamente ci ascolta, perché anche lui ha lo stesso desiderio.
  2. Gesù è la via. È la sua umanità la via che ci conduce al Padre; per questo lui si fa nostro modello di uomo-figlio di Dio e anche compagno di viaggio per guidarci, sostenerci, rialzarci, nutrirci con la sua parola e il suo corpo e sangue.
  3. Gesù è la verità. La verità delle cose e delle azioni non è molto popolare in questo mondo. Il Signore ci comunica se stesso perché noi possiamo essere veri figli di Dio, vivere nella verità, dire la verità, testimoniarla, realizzarla.
  4. Gesù è la vita. La morte ha conquistato molta parte del cuore di tanti uomini, donne, giov La vita, che il Signore è e dona, è umano-divina, rinnova ogni uomo, vince la morte e ci proietta nell’eternità.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Leggere una pagina del vangelo, per conoscere e incontrare Gesù.

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4. Letture – V DOMENICA DI PASQUA

7 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

PRIMA LETTURA
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.
Luca presenta la prima comunità cristiana come modello. Anche al suo interno nascono difficoltà e problemi. Pietro offre criteri per affrontarli: l’esame onesto della situazione, il coinvolgimento della comunità, la valorizzazione dei carismi e delle capacità di tutti, il primato della preghiera e dell’evangelizzazione per i pastori.

Dagli Atti degli Apostoli                                          At 6,1-7

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                     Dal Salmo 32 (33)
Il salmista ha fatto esperienza dell’amore e della protezione del Signore, per questo sente il bisogno di testimoniarla a tutti e di invitare i suoi fratelli a lodare il Signore con il canto.

Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.

Oppure:

Alleluia, alleluia, alleluia.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

SECONDA LETTURA
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.
La catechesi di Pietro ai battezzati utilizza l’immagine di un edificio costruito con pietre vive. La pietra angolare su cui tutta la costruzione si regge è Cristo risorto, rifiutato dai capi, ma scelto dal Padre. Chi crede in lui non resta deluso ed è degno di onore, perché appartiene al nuovo popolo di Dio; chi non crede, cade e non ha speranza di salvezza.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo       1 Pt 2,4-9

Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, ri- fiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offri- re sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cri- sto. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso».
Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                                       Gv 14,6

Alleluia, alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO
Io sono la via, la verità e la vita.
Gesù sta per affrontare la passione e vede i suoi amici turbati e impauriti. I suoi discorsi di «addio» sono nello stesso tempo rivelazione e consolazione. In questo brano Gesù ricorda ai suoi che il Padre è l’origine di tutto, la meta da raggiungere e la casa in cui vivere nell’amore. L’unica via per giungere al Padre e condividerne la vita è Gesù stesso, Verbo incarnato che nella fede rende visibile il Padre e il suo amore.

Dal vangelo secondo Giovanni           Gv 14,1-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – V DOMENICA DI PASQUA

7 MAGGIO

V DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

PERDONO
• Signore, tu sei la via che conduce al Padre. Kyrie eleison.
• Cristo, tu sei la verità che smaschera la menzogna e illumina chi ti cerca.  Christe eleison.
• Signore, tu sei la vita che rinnova chiunque crede in te. Abbi pietà di noi. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Gesù è presenza del Padre nella storia. È lui che ha fatto di noi la famiglia di Dio.
Preghiamo insieme e di- ciamo: Ascoltaci, Signore Gesù.

  • Perché la Chiesa sappia condurre attraverso te gli uomini al Padre. Preghiamo.
  • Perché i cristiani sappiano testimoniare con la vita e la parola la tua verità che illumina. Preghiamo.
  • Perché le comunità cristiane trasmettano ai piccoli e ai poveri la vita nuova che ricevono da te. Preghiamo.
  • Perché il desiderio di vedere Dio riempia il cuore di tutti gli uomini e le donne del nostro tempo. Preghiamo.

Cristo Gesù, manda ancora oggi il tuo Spirito sulla terra, affinché tutti desiderino conoscere te e camminare insieme verso la casa del Padre tuo e nostro. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

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6. Vignetta di RobiHood – V DOMENICA DI PASQUA

23 APRILE

IV DOMENICA DI PASQUA

«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA»

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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2. introduzioni – IV DOMENICA DI PASQUA

30 APRILE

IV DOMENICA DI PASQUA

CRISTO CI CHIAMA PER NOME

È la domenica del Buon Pastore. Il Padre l’ha chiamato dall’eternità e lo ha mandato nel mondo per fare di tutta l’umanità la sua famiglia. Gesù ha realizzato la sua missione dando la vita. È la sua voce che oggi chiama ciascuno di noi ad appartenere a lui, a lasciarci nutrire con il suo corpo e il suo sangue e a collaborare con lui per l’unità dei credenti e per l’evangelizzazione del mondo.

PRIMA LETTURA
Dio lo ha costituito Signore e Cristo.
Pietro conclude il suo discorso alla folla il giorno di Pentecoste. Ha annunciato Gesù, ha accusato tutti, anche noi, di averne causato la morte in croce, ha affermato che solo Cristo è il Messia, salvatore del mondo. La folla, con una domanda decisiva, mostra il pentimento e la disponibilità a obbedire a Dio e Pietro risponde con l’invito a farsi battezzare, per ricevere il dono dello Spirito e la salvezza.

SALMO RESPONSORIALE                                     Dal Salmo 22 (23)

È Gesù il Buon Pastore. Egli ci protegge, ci tiene al sicuro, si prende cura della nostra vita, prepara per noi la mensa eucaristica e ci offre il cibo della vita eterna.

SECONDA LETTURA
Siete stati ricondotti al pastore delle vostre anime.
Nell’istruzione ai battezzati Pietro si è rivolto ai servi, invitandoli a obbedire ai loro padroni, anche quando sono prepotenti. Indicazione difficile da accettare, per questo l’autore offre come modello Gesù, che ha subito ogni ingiustizia, e ha preso su di sé i peccati di tutti per salvarci, mettendo tutta la sua fiducia nel Padre.

VANGELO
Io sono la porta delle pecore.
Il profeta Ezechiele aveva annunciato un pastore, figlio di Davide, per il suo popolo. Giovanni nel capitolo 10 del suo vangelo, afferma che è Gesù il buon Pastore. All’inizio presenta Gesù come la porta del recinto: chi passa attraverso lui trova vita e salvezza in abbondanza.