19 MARZO
IV DOMENICA DI QUARESIMA
CRISTO LUCE DEL MONDO E DI OGNI UOMO
I catecumeni sono chiamati «illuminandi», perché si preparano a ricevere nel battesimo la luce di Cristo, che li renderà luce del mondo. I battezzati sanno che credere in Gesù comporta l’adesione del cuore, l’impegno quotidiano e concreto di offrire la propria testimonianza e la perseveranza anche nella persecuzione.
PRIMA LETTURA
Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele.
Dio pensa e agisce in modo diverso dagli uomini. Il profeta Samuele è un uomo e ragiona da uomo, crede che il nuovo re sia il più grande e il più forte, ma Dio gli dice che ha sbagliato. Lui sceglie Davide, il più piccolo, quindi il più debole, perché riceva la sua forza, per realizzare la missione di salvare il popolo di Israele. L’uomo si lascia convincere dalle apparenze, ma Dio guarda il cuore.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 22 (23)
Il salmista ha fatto numerose esperienze dell’amore paterno del Signore, per questo egli non teme nulla e nessuno. Il Signore lo guida e lo sostiene in tutto il cammino, anche quando si fa difficile.
SECONDA LETTURA
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.
Il contrasto luce-tenebre ha sempre rappresentato la lotta tra bene e male. Paolo, dopo aver ricordato ai cristiani che con il battesimo sono diventati luce, li esorta alla coerenza di vita e, in concreto, a stare lontani da tutte le opere del male e anche a denunciarle apertamente.
VANGELO
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
L’evangelista Giovanni presenta nell’esperienza del cieco fin dalla nascita, guarito da Gesù, la rivelazione di Cristo come luce del mondo, la risposta di fede e la testimonianza di un israelita «onesto» e capace di riconoscere l’opera di Dio e il suo Messia, l’opposizione cieca e testarda di chi pensa di possedere la verità e condanna e perseguita i credenti in Cristo.