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2. introduzioni – 21ª DOMENICA T.O.

21        A G O S T O

21ª DOMENICA T.O.
LA PORTA STRETTA

Per salvarsi, ci vuole impegno. La croce e risurrezione di Cristo, pur spezzando una volta per tutte il dominio della morte, non ha esentato ciascun uomo dalla sua ricerca personale di giustizia e santità.
L’importante non è quando s’intraprende la ricerca (non vincono il premio soltanto le prime cento telefonate), ma come e con quale serietà. Il punto è infatti conoscere davvero il Signore, non limitarsi a frequentarlo di tanto in tanto; lasciare che la sua Parola ci ferisca e cambi la nostra vita, non fare di lui un dio su misura, che sia sempre d’accordo con ciò che facciamo soltanto perché siamo noi a farlo.

PRIMA LETTURA
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.
L’allargamento del privilegio dell’elezione da parte di Dio a tutte le genti è più un monito per i «vicini» che un privilegio per i «lontani». Nessuno può considerarsi arrivato di fronte a Dio, nessuno può presentare credenziali o diritti di sangue di fronte alla necessità di convertirsi per giungere alla salvezza.

SALMO RESPONSORIALE           Salmo 116 (117)
Nessuno è impossibilitato a innalzare un canto di lode di fronte a Dio.

SECONDA LETTURA
Il Signore corregge colui che egli ama.
L’autore della lettera agli Ebrei ci invita a rivalutare radicalmente l’esperienza del peccato. Se esso è e deve certamente essere un’occasione di sofferenza, attraverso un cammino di conversione esso può anche portare frutti di pace e di giustizia.

VANGELO
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Gesù ci ha rivelato che Dio è un Padre misericordioso, la cui misericordia si esercita verso le genti di ogni provenienza e condizione. Ma sapere se il Signore sia buono o non sia buono non è tutto. Per incamminarsi davvero verso il Regno, bisogna cercare, da poveri peccatori, di essere degni della sua bontà.