22 GENNAIO
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
IL VANGELO È PER TUTTI
Le nostre città sono sempre più multietniche, multiculturali e multireligiose. La nostra cultura sembra allontanarsi sempre più dal vangelo. La bella notizia di questa domenica è che Gesù inizia la sua predicazione in un ambiente, per gli aspetti citati, simile al nostro.
PRIMA LETTURA
Nella Galilea delle genti, il popolo vide una grande luce.
È l’inizio della profezia messianica, che annuncia la nascita di un bambino, discendente di Davide. Il Signore realizza la salvezza del suo popolo, che passa dall’oppressione delle tenebre alla festa della luce. Gioia e letizia inonderanno i fedeli. La raccolta dei frutti della terra e la vittoria sui nemici, come quella di Gedeone, sono piccole anticipazioni della gioia che porterà la nascita del Messia.
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 26 (27)
Il Salmo ci conduce a esprimere una fiducia piena nel Signore. Chi desidera e spera con fede di abitare nella casa del Signore non ha paura di niente e di nessuno.
SECONDA LETTURA
Siate tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi.
Paolo scrive questa lettera per rispondere ai quesiti posti dalla comunità e per dare indicazioni circa i problemi che sono emersi dopo la sua partenza. La prima esortazione è per l’unità nella comunità. Le divisioni si creano quando, invece di mettere al centro Gesù Cristo, ci si lega agli uomini, fossero pure apostoli.
VANGELO
Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia.
Nel vangelo di Matteo la missione di Gesù inizia e finisce in Galilea. L’evangelista vede in questo la realizzazione delle parole profetiche del profeta Isaia: la luce portata dal Messia inizia a splendere in una terra considerata impura, per la presenza dei pagani, ma proprio per questo essa diventa il segno che indica l’universalità della salvezza.