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4. Parola da Vivere – 20 dicembre 2020

20 dicembre

4ª DOMENICA DI AVVENTO

Concepirai e darai alla luce un Figlio

COMMENTO

Per la comprensione di questo  brano  abbiamo bisogno di tre riferimenti: la morte e risurrezione di Gesù, il Primo Testamento e il racconto  di Maria.
Certamente Maria ha raccontato agli apostoli la sua esperienza  di madre  a partire  proprio dal momento in cui ha ricevuto l’invito a collaborare con Dio alla nascita del Messia. Il suo racconto  è servito a illuminare ulteriormente l’identità umano-divina di Gesù. Infatti,  la Chiesa delle origini aveva fatto esperienza della passione, morte e risurrezione di Gesù e, oltre che Messia, lo aveva riconosciuto come vero figlio di Dio. Conoscere  da Maria gli avvenimenti legati alla sua nascita è servito a comprendere che, fin dal concepimento, Gesù è veramente e contemporaneamente uomo e figlio di Dio: uomo, perché nato  da donna, e figlio di Dio, perché nel suo concepimento non c’è stato concorso  di un uomo.
Per consegnare  alla Chiesa la fede nel concepimento linguaggio  del Primo  Testamento: Matteo racconta  dell’apparizione di un angelo in sogno a Giuseppe per quattro volte, Luca riferisce dell’apparizione diretta  dell’angelo a Maria. Qualcuno mette  in dubbio questo  modo di comunicare di Dio e anche  l’esistenza degli angeli. Perché? In ogni caso, la Chiesa ha affidato a questo  racconto  una verità essenziale della propria  fede in Cristo: Gesù è pienamente uomo e figlio di Dio, Maria è stata espressamente invitata a generare il Messia in modo soprannaturale e lei ha risposto  sì con tutta  la fede di cui era capace, mettendo tutta se stessa e la propria vita a servizio della volontà  salvifica di Dio.
E dunque questa pagina del vangelo di Luca è sì esaltazione di Maria ma anzitutto e soprattutto rivelazione  che riguarda il Messia figlio di Dio e salvatore dell’umanità.
Questa scena è stata dipinta molte volte dagli artisti, i quali, per lo più, hanno provato  a raffigurare il turbamento sereno di Maria. Ma il racconto  va avanti e, passato il turbamento e sciolto l’unico interrogativo, ella arriva a dichiarare  il suo «sì» con la gioia dell’umile serva che è felice di collaborare con il suo Signore nell’opera più grande della storia, quella attesa coscientemente da Israele e inconsapevolmente da tutta l’umanità.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

1. Ciascuno di noi ha avuto il suo «angelo» che lo ha aiutato a comprendere il dono di Dio e la sua volontà  di salvare tutta la nostra Abbiamo  mai pensato di ringraziare il Signore e di pregare per il nostro  «angelo»?

2. Le proposte di Dio ci raggiungono attraverso la sua parola e i suoi inviati. Ci possono turbare  e lui non  si mera Possiamo rimanere turbati o dubbiosi anche a lungo.  In queste  situazioni, come gestiamo  la nostra difficoltà a comprendere e accettare le proposte di Dio? Può aiutare sapere che il Signore ci fa sempre  un dono, anche quando chiede molto.

3. Maria non ha esitato a dire «sì» a una proposta che ha sconvolto i suoi progetti, i suoi desideri e il suo modo di vedere se stessa e la propria Qualche volta la pro- posta di Dio ci chiede delle novità che non avevamo pensato e che chiedono cambi notevoli. Qual è la nostra risposta?

4. Ogni proposta del Signore non si ferma a noi, ma apre a una missione verso i fratelli. Maria, appena ha capito l’indispensabile, si è resa disponibile. Cosa ci chiede oggi il Signore, per aiutarlo  ad arrivare a chi non  lo conosce o è lontano da lui?

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Dire sì al Signore su una cosa che lui ci ha chiesto e per la quale abbiamo esitato.


Tratto da: Messale delle domeniche e delle feste – Elledici – 2017