10 DICEMBRE
II DOMENICA DI AVVENTO Anno B
«PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE, RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI»
COMMENTO
Il primo versetto è una sorta di sintesi di tutto questo vangelo. Marco intende dare a tutti la bella notizia (questo significa «Vangelo») di Gesù (uomo in tutto come noi, con una storia umana vissuta nel tempo e condivisa negli anni finali dai suoi discepoli), Cristo (il vero Messia, confessato da Pietro a Cesarea, diverso dal messia che molti aspettavano, come trionfatore sui nemici di Israele), e, infine, Figlio di Dio (confusamente intuìto per il suo insegnamento e le sue opere divine, ma riconosciuto chiaramente dal centurione, proprio per come ha affrontato la morte).
Quindi l’evangelista introduce la figura del Battista, annunciata nel Primo Testamento (Esodo, Malachia e Isaia), indicando la sua identità e il suo compito: è il messaggero di Dio, quindi la voce che risuona con autorità per comunicare la notizia della salvezza che viene; ha la missione di ricondurre il popolo all’esperienza del primo Esodo, nel deserto, luogo non solo della prova ma anche del cammino, fatto sotto la guida di Mosè, l’inviato di Dio, verso la Terra Promessa. Il Battista spinge a ricordare pure il deserto del secondo Esodo, quello del ritorno dall’esilio di Babilonia, quando il profeta Isaia ha invitato il popolo a tracciare la via del ritorno a Gerusalemme, perché il Signore potesse rientrare nel suo Tempio.
Il Battista grida la realizzazione di queste profezie e fa capire al popolo che la strada vera che si aprirà per la venuta del Messia salvatore è la conversione, cioè il riconoscimento dei propri peccati e la partecipazione al rito di purificazione nell’acqua battesimale, che rendono il cuore capace di ricevere il perdono di Dio e di accogliere il Signore che salva.
Marco ci tiene a presentare le credenziali del Battista: veste come Elia, mangia solo cibi puri, riconosce la propria piccolezza umana di fronte alla forza di Dio, che sola può salvare e che si manifesterà in Gesù… per tutto questo Giovanni è un vero profeta, anzi l’ultimo e il più grande dei profeti, perché ha annunciato la presenza del Messia in mezzo al popolo.
SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA
- Il Signore non ha smesso di inviare i suoi messaggeri. Anche oggi li manda sulla nostra strada. Proviamo a riconoscerli. Ce ne sono di vicini e lontani, grandi e piccoli, famosi e sconosciuti. Per riconoscerli e valorizzarli abbiamo bisogno di metterci in ascolto attento, con il cuore pronto ad accogliere quello che hanno da dirci da parte del Signore.
- Si possono chiudere gli occhi ma non gli orecchi, per questo facilmente alcuni suoni ne coprono altri e ci lasciamo frastornare. La voce del messaggero di Dio ha bisogno del nostro silenzio esteriore ed interiore per essere colta.
- Le vie che portano al nostro cuore diventano strette, tortuose e impraticabili quando partono dall’orgoglio, dalla vanità, dall’egoismo. Solo l’amore ce le fa rendere diritte e larghe per gli altri e per il Signore.
- Conversione, cioè cambiare modo di pensare perché cambi in concreto il modo di vivere e di relazionarsi agli altri e a Dio. Basta che rinunciamo al nostro modo di pensare e di decidere e chiedere in dono la mentalità di Cristo? Basterebbe, ma non è possibile, se ci mancano l’umiltà e il desiderio sincero.
PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA
Combattiamo il modo di pensare o di agire che più ci ostacola nei rapporti con Dio e con gli altri.