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2. Letture e introduzioni – 14 febbraio 2021

14 febbraio

6ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Se vuoi, puoi purificarmi!

(Giornata mondiale del malato)

Un terzo del vangelo di Marco sono racconti di miracoli. Due li abbiamo ricordati nelle ultime domeniche: la guarigione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao e quello della suocera di Simone. Per non parlare dei tanti ammalati che erano giunti al tramonto alla casa di Simone per essere guariti. Oggi Gesù guarisce un lebbroso, superando la paura di avvicinarlo, anzi di toccarlo.

PRIMA LETTURA

Il lebbroso se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento.                

L’antico libro del Levitico traccia una linea di comportamento igienico-sanitario nei confronti degli ammalati di lebbra. Disposizioni severissime per la paura che incuteva questa terribile malattia.

 Dal libro del Levitico.                                                                                            Lv 13,1-2.45-46

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: «Impuro! Impuro!».
Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                                                    Dal Salmo 31 (32)

Il salmista celebra la gioia del perdono ricevuto. Anche il peccatore, come il lebbroso del Vangelo, presenta a Dio le piaghe della propria infedeltà e ottiene la liberazione.

Rit. Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia.

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

 SECONDA LETTURA

Diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo.                                                 

Paolo esorta tutti ad apprezzare la vita, le cose belle e le molte occasioni di gioia che ci offre. E a ringraziare Dio, rendendogli gloria nella vita di ogni giorno. A proposito della proibizione di mangiare le carni offerte agli idoli, afferma che ogni cristiano deve sentirsi libero di fronte a obblighi o a proibizioni come queste. Ma invita a farlo senza scandalizzare nessuno. 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.                                   1Cor 10,31−11,1

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

CANTO AL VANGELO         Lc 7,16

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

 VANGELO

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.                                                     

Marco prosegue nel racconto dei miracoli di Gesù. Questa volta si tratta di un lebbroso. Gesù non ne ha paura, non lo tiene lontano e lo tratta con misericordia, restituendogli la salute.  

Dal vangelo secondo Marco.                                                                                      Mc 1,40-45

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore.