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2. introduzioni – XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

12 NOVEMBRE

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

(Giornata nazionale del ringraziamento)

LO SPOSO VERRÀ

PRIMA LETTURA

La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
Molti uomini si pongono la domanda: chi può avere la sapienza? L’autore risponde che la sapienza che viene da Dio e rende capaci di condurre una vita giusta non è per pochi, ma per chiunque la desideri sinceramente e voglia seguirla. Non si nasconde, anzi essa stessa si fa trovare ogni mattina seduta alla porta e accompagna per tutta la giornata chi è degno di lei.

SALMO RESPONSORIALE             

Dal Salmo 62 (63)
Il popolo di Dio ha sperimentato l’arsura del deserto e sa bene che la mancanza di Dio è peggiore. Per questo prega il Signore di nutrire e dissetare il suo spirito. L’incontro con il Signore e il suo amore che salva apre il cuore alla lode gioiosa.

SECONDA LETTURA

Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Nella comunità di Tessalonica erano sorte tante domande sulla seconda venuta di Gesù. Si pensava che fosse imminente, ma alcuni erano già morti. Quale sarebbe stata la loro sorte? L’imminenza dell’intervento definitivo di Dio era convinzione diffusa tra gli Ebrei; anche Paolo ne sembra convinto. Dopo aver richiamato che i cristiani, a differenza dei pagani, hanno la speranza della vita eterna, offre una risposta duplice: Cristo è risorto, quindi la risurrezione è per tutti; non ci sarà nessuna differenza tra vivi e defunti.

VANGELO

Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Al tempo di Gesù le dieci vergini rappresentano tutto Israele. Una parte ha accolto il Messia e una parte lo ha rifiutato, rimanendo escluso dal banchetto della salvezza. Al tempo di Matteo invece esse rappresentano la Chiesa, nella quale ci sono cristiani che vivono secondo il Vangelo e battezzati che hanno consumato l’olio della fede e della carità. Gesù tornerà e darà un giudizio.

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4. Letture – XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

12 NOVEMBRE

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

(Giornata nazionale del ringraziamento)

LO SPOSO VERRÀ

PRIMA LETTURA

La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.
Molti uomini si pongono la domanda: chi può avere la sapienza? L’autore risponde che la sapienza che viene da Dio e rende capaci di condurre una vita giusta non è per pochi, ma per chiunque la desideri sinceramente e voglia seguirla. Non si nasconde, anzi essa stessa si fa trovare ogni mattina seduta alla porta e accompagna per tutta la giornata chi è degno di lei.

Dal libro della Sapienza                Sap 6,12-16

La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano.
Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE             

Dal Salmo 62 (63)
Il popolo di Dio ha sperimentato l’arsura del deserto e sa bene che la mancanza di Dio è peggiore. Per questo prega il Signore di nutrire e dissetare il suo spirito. L’incontro con il Signore e il suo amore che salva apre il cuore alla lode gioiosa.

Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio letto di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

SECONDA LETTURA

Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.
Nella comunità di Tessalonica erano sorte tante domande sulla seconda venuta di Gesù. Si pensava che fosse imminente, ma alcuni erano già morti. Quale sarebbe stata la loro sorte? L’imminenza dell’intervento definitivo di Dio era convinzione diffusa tra gli Ebrei; anche Paolo ne sembra convinto. Dopo aver richiamato che i cristiani, a differenza dei pagani, hanno la speranza della vita eterna, offre una risposta duplice: Cristo è risorto, quindi la risurrezione è per tutti; non ci sarà nessuna differenza tra vivi e defunti.

TRA PARENTESI [  ] LA FORMA BREVE.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

1 Ts 4,13-18

[Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.]
Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore. Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO 

Mt 24,42a.44

Alleluia, alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Alleluia.

VANGELO

Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Al tempo di Gesù le dieci vergini rappresentano tutto Israele. Una parte ha accolto il Messia e una parte lo ha rifiutato, rimanendo escluso dal banchetto della salvezza. Al tempo di Matteo invece esse rappresentano la Chiesa, nella quale ci sono cristiani che vivono secondo il Vangelo e battezzati che hanno consumato l’olio della fede e della carità. Gesù tornerà e darà un giudizio.

Dal vangelo secondo Matteo             Mt 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – XXXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO

12 NOVEMBRE

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

(Giornata nazionale del ringraziamento)

LO SPOSO VERRÀ

PERDONO

  • Signore, ci siamo stancati di aspettarti e non ci siamo accorti che ogni giorno bussi alla nostra porta. Kyrie eleison
  • Cristo, i nostri occhi guardavano lontano e non hanno visto i fratelli che ci hai messi accanto. Christe eleison.
  • Signore, il nostro amore si è affievolito e ci sentiamo stanchi di dare sempre, senza avere un contraccambio. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Siamo figli di Dio Padre e lui ci ama con amore misericordioso. Per questo possiamo rivolgerci a lui con la grande fiducia di essere accolti e ascoltati.
Diciamo insieme: Padre, donaci la sapienza del cuore.

  • Assisti la Chiesa che veglia nel buio del mondo e guarda con amore quanti cercano la tua sapienza, ti preghiamo.
  • Aiuta quanti per lavoro vegliano nella notte: medici e infermieri negli ospedali e quanti svolgono un servizio agli altri, ti preghiamo.
  • Sostieni quanti vegliano nella preghiera: i contemplativi che fanno salire verso di te il canto e il grido del mondo, ti preghiamo.
  • Consola quanti vegliano nell’inquietudine: gli scoraggiati e i disprezzati, gli sposi abbandonati e i bambini affamati di pane e di tenerezza, ti preghiamo.
  • Accogli i defunti di questa settimana e rinvigorisci la fede, la speranza e la preghiera dei loro cari, ti preghiamo.

O Padre, che ti lasci contemplare da quanti ti amano e trovare da quanti ti cercano, esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – XXXII domenica tempo ordinario

12 NOVEMBRE

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

(Giornata nazionale del ringraziamento)

LO SPOSO VERRÀ

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco

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3. Commento alle Letture – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

5 NOVEMBRE

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»

COMMENTO

In questo brano Gesù parla ai discepoli e alla folla, contemporaneamente Matteo parla alla sua comunità, composta prevalentemente di cristiani provenienti dall’ebraismo, noi leggiamo queste parole del vangelo come rivolte direttamente alle comunità e ai cristiani del nostro tempo.
Gesù mette in guardia dai cattivi maestri che insegnano correttamente la Legge di Mosè, ma non la mettono in pratica. Per di più nei confronti della gente, alle prese con i problemi quotidiani e con la difficoltà di mettere insieme l’osservanza di 613 precetti, non hanno nessuna capacità di comprensione, di misericordia e di aiuto spirituale: non vivono secondo la Legge che insegnano e non aiutano la gente a viverla, anzi la fanno sentire oppressa da un peso insopportabile. La radice di questi atteggiamenti è nel fatto che non cercano la volontà di Dio e la sua approvazione, ma il potere, il prestigio, la ricchezza di questo mondo. Invece di osservare la Legge con tutto il cuore, la scrivono su pezzi di papiro e la mettono nei contenitori di pelle (i filattèri) che si attaccano alla fronte o alle braccia durante le preghiere pubbliche. Invece di aiutare i fratelli, si preoccupano di allungare le frange del mantello (fiocchi di cotone appesi agli angoli) per apparire più rispettabili e più degni di onore… I discepoli del Signore, invece, riconoscendo un unico Padre, un unico Maestro e un’unica Guida, sanno di essere tutti sullo stesso piano e possono costruire una comunità autenticamente fraterna, in cui nessuno pensa o si sente superiore agli altri, ma tutti, con umiltà sincera, si mettono a servizio gli uni degli altri.
Matteo, da parte sua, ha bisogno di questo insegnamento di Gesù per rassicurare i fratelli che la legge di Mosè è buona, che Gesù l’ha rinnovata e completata, che possono continuare a osservarla, ma in maniera diversa dagli scribi e dai farisei, animata dalla nuova Legge promulgata da Gesù. Difatti, essi ora hanno come Guida e modello non più Mosè, ma Gesù. Per questo non devono considerarsi superiori ai cristiani provenienti dal paganesimo, perché, se si esaltano, saranno umiliati, mentre, se riconoscono la verità che ha rivelato Gesù e considerano gli altri veramente come fratelli, riceveranno la lode da Dio.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. «Dicono e non fanno». In genere questo detto passa dai farisei ai preti di oggi. In alcuni casi è vero, purtroppo. Ma ci sono anche laici che dicono di essere cristiani e mettono da parte il Vangelo. Ci sono battezzati che non dicono e non fanno. Ci sono non battezzati che non dicono, ma si comportano con retta coscienza. A che serve tutto questo? A niente. Ciascuno deve rispondere a se stesso e a Dio di come ha scelto di vivere.
  2. Se non vai in televisione, se non sei sulle riviste, se non abiti il web, non esisti. Oggi sembra che l’apparire sia più importante dell’essere. Per grazia di Dio, non tutti la pensano così.
  3. Il Magistero della Chiesa non dipende dal comportamento di qualche prete o anche di qualche vescovo o cardinale. Il Vangelo va tradotto nella lingua del XXI secolo e tutti, laici e pastori, abbiamo bisogno del dono dello Spirito, che ci fa riconoscere la via che conduce alla salvezza.
  4. L’antidoto a ogni orgogliosa superiorità è il farsi servo delle persone che il Signore in mille modi ci mette accanto, non solo dei fratelli nella fede, con i quali dovrebbe essere più facile, ma anche di tutti gli altri, specialmente quelli che non hanno voce.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Ascoltando con cuore attento la Parola, trovo un’indicazione da mettere subito in pratica.

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2. introduzioni – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

5 NOVEMBRE

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»

Gesù denuncia l’ipocrisia e mette in guardia tutti i discepoli da questa tentazione permanente. Chi si lascia guidare da Gesù e dalla sua parola e ama sinceramente i fratelli certamente non cade e cammina con umiltà sulla via della salvezza.

PRIMA LETTURA

Avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento.
Il popolo, tornato da Babilonia, si è scoraggiato e ha iniziato a tradire la Legge. Il profeta Malachia individua i più colpevoli di questa situazione nei sacerdoti del Tempio. Li accusa di essersi allontanati dalla retta via, di non aver insegnato correttamente la Legge, di aver tradito la missione sacerdotale. Per questo Dio stesso li punirà.

SALMO RESPONSORIALE        

Dal Salmo 130 (131)

Ogni uomo che mette la sua fiducia in Dio fa l’esperienza di sentirsi al sicuro, come un bambino in braccio a sua madre. Il salmista esorta Israele − e ogni uomo − a riporre la propria speranza solo nel Signore.

SECONDA LETTURA

Avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.
Paolo invita i Tessalonicesi a ricordare come si è comportato: si è preso cura di loro come una madre, per nutrirli con la parola di Dio e con la sua stessa vita; con verità può dire di non essere stato di peso ad alcuno. E ora è contento di poter raccogliere il frutto del suo amore e della sua fatica, che consiste nella fede che risplende nella comunità di Tessalonica.

VANGELO

Dicono e non fanno.
Matteo, nel raccogliere i rimproveri di Gesù agli scribi e ai farisei, mette in guardia i cristiani del suo e del nostro tempo dal pericolo di cadere nell’ipocrisia. L’antidoto a disposizione dei credenti è riconosciuto in tre rimedi: la sequela di Cristo, l’umiltà e la vita fraterna.

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4. Letture – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

5 NOVEMBRE

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»

PRIMA LETTURA

Avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento.
Il popolo, tornato da Babilonia, si è scoraggiato e ha iniziato a tradire la Legge. Il profeta Malachia individua i più colpevoli di questa situazione nei sacerdoti del Tempio. Li accusa di essersi allontanati dalla retta via, di non aver insegnato correttamente la Legge, di aver tradito la missione sacerdotale. Per questo Dio stesso li punirà.

Dal libro del profeta Malachia    Ml 1,14b−2,2b.8-10

Io sono un re grande – dice il Signore degli eserciti – e il mio nome è terribile fra le nazioni.
Ora a voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi darete premura di dare gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su voi la maledizione.
Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete distrutto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento.
Non abbiamo forse tutti noi un solo padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l’uno contro l’altro, profanando l’alleanza dei nostri padri?

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE        

Dal Salmo 130 (131)

Ogni uomo che mette la sua fiducia in Dio fa l’esperienza di sentirsi al sicuro, come un bambino in braccio a sua madre. Il salmista esorta Israele − e ogni uomo − a riporre la propria speranza solo nel Signore.

Custodiscimi, Signore, nella pace.

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.
Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.

SECONDA LETTURA

Avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita.
Paolo invita i Tessalonicesi a ricordare come si è comportato: si è preso cura di loro come una madre, per nutrirli con la parola di Dio e con la sua stessa vita; con verità può dire di non essere stato di peso ad alcuno. E ora è contento di poter raccogliere il frutto del suo amore e della sua fatica, che consiste nella fede che risplende nella comunità di Tessalonica.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi                             1 Ts 2,7b-9.13

Fratelli, siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.
Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO     

Mt 23,9b.10b

Alleluia, alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Alleluia.

 VANGELO

Dicono e non fanno.
Matteo, nel raccogliere i rimproveri di Gesù agli scribi e ai farisei, mette in guardia i cristiani del suo e del nostro tempo dal pericolo di cadere nell’ipocrisia. L’antidoto a disposizione dei credenti è riconosciuto in tre rimedi: la sequela di Cristo, l’umiltà e la vita fraterna.

Dal vangelo secondo Matteo                         Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati «rabbì» dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

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5. Preghiere di perdono e dei fedeli – XXXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO

5 NOVEMBRE

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»

PERDONO

  • Signore, siamo stati arroganti e abbiamo preteso di essere serviti. Kyrie eleison
  • Cristo, ci siamo sentiti superiori agli altri e abbiamo cercato il prestigio sociale. Christe eleison.
  • Signore, abbiamo preteso che gli altri rispettassero le regole, ma noi le abbiamo ignorate. Kyrie eleison.

PREGHIERA UNIVERSALE

Preghiamo il Padre affinché ci doni un profondo spirito di servizio per poter vivere gli insegnamenti di Gesù.
Diciamo insieme: Padre, ascolta le nostre preghiere.

  • Affinché i pastori della Chiesa svolgano la loro missione con vero spirito di servizio e con profonda carità. Preghiamo.
  • Affinché i capi delle nazioni e chiunque ricopre un posto di responsabilità non cerchino il proprio prestigio, ma siano un esempio di impegno per il bene comune. Preghiamo.
  • Affinché i genitori e gli educatori aiutino i giovani a crescere nella mente e nello spirito, e li aprano ai veri valori della vita. Preghiamo.
  • Affinché i non credenti siano attirati dall’amore e dallo spirito di servizio che le comunità cristiane hanno imparato da Gesù. Preghiamo.

Padre santo, donaci la tua misericordia perché possiamo servirti con cuore generoso e sincero e aiutaci ad amare con vera umiltà tutti i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

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6. Vignetta di RobiHood – XXXI domenica tempo ordinario

5 NOVEMBRE

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 

«VOI SIETE TUTTI FRATELLI»

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Pubblicazioni di Roberto Benotti (RobyHood) presso Elledici:

Laudato sii

Ancilla Domini

Un anno straordinario

Sorrisi divini

I Love Francesco