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7. Aforismi – XIX C, 11 ago ’19

Raccolta di aforismi o testi utili per la riflessione o l’approfondimento

PERCHÉ NON EDUCARSI ALLA LETTURA DEI SIMBOLI?
Un giorno o l’altro dovremo educare – prima noi stessi, e poi gli altri – alla lettura dei simboli che la Bibbia ci propone in continuità. Forse solo allora la Sacra Pagina risulterà accessibile quanto basta, gradita, senza equivoci, senza ingenuità?, ed efficace. Pensando e dicendo più o meno così.
* Perché nella Bibbia tanti simboli? Viene da pensare: ma perché Dio è mistero, impenetrabile. Al di sopra della nostra comprensione. Noi con la ragione comprendiamo che due più due fa quattro, ma Dio lo raggiungiamo più col cuore che con i sillogismi.
* Del resto anche noi ricorriamo abitualmente ai simboli. Il mondo è pieno di segni, di significanti e significati. E dobbiamo imparare a leggerli, perché non sempre è tutto trasparente. Diciamo per esempio: «Quel tale è un coniglio». Mica intendiamo dire che ha le orecchie a ventola, i baffi e la coda. Vogliamo dire solo che è timido e pauroso.
* Così anche la Parola di Dio ci introduce nel mistero ricorrendo ai simboli, ma non sempre è tutto chiaro. Va data massima attenzione al senso vero a cui essi rimandano. Sinclair Lewis ci ha avvertiti, sia pure in modo paradossale, osservando: «Quando Cristo ci disse di essere come colombe, non intendeva dire che avremmo dovuto anche deporre le uova».
* Oggi nelle Letture che abbiamo udito i simboli abbondano, straripano: vi si parla di notte, tenebre, di un padrone con i servi, cintura ai fianchi, lampade accese, luce, schiavitù, liberazione… Occorre sollevare il velo del simbolo, se vogliamo capire il messaggio che – attraverso gli autori ispirati – ci è stato proposto da Dio.


(tratto da: E. Bianco, All’altare di Dio – Anno C – Elledici 2009)