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7. Aforismi – Ascensione C, 2 giu ’19

Raccolta di aforismi o testi utili per la riflessione o l’approfondimento

ASCENSIONE
Salita al cielo di Gesù risorto, dopo la sua apparizione finale agli apostoli.

* Le fonti. La descrizione più ampia si trova nel brano di apertura degli Atti (1,2-11), che è la Prima Lettura nella Liturgia Eucaristica. L’avvenimento è testimoniato anche in Marco e Luca (testi evangelici della festa negli anni B e C). Si allude all’Ascensione pure in Giovanni (6,62; 20,17), e in Efesini 4,8-10.

* Quando. Secondo Atti: l’Ascensione avvenne quaranta giorni dopo la risurrezione di Gesù. Numero probabilmente simbolico (è di solito utilizzato per indicare periodi indefiniti di tempo).

* Il luogo. Viene genericamente indicato il monte degli Ulivi, che è «vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato» (At 1,13). È alto 800 metri, e su di esso oggi svetta il campanile aguzzo del monastero russo detto del «Viri Galilaei». Ai piedi del monte si trovano Betfage, il villaggio da cui Gesù nel «giorno delle palme» partì, in groppa a un somarello, per il suo ingresso trionfale a Gerusalemme, e Betania dove avevano casa Marta, Maria e Lazzaro. Le pendici del monte sono ancora oggi ammantate di oliveti, con anfratti e grotte. Nella parte detta Getsemani (frantoio), viene indicata ai turisti la «grotta dell’orazione», come quella scelta molte volte da Gesù per i suoi momenti di preghiera. Sulla cima del monte nel 376 la matrona romana Pomenia aveva costruito una chiesa detta Imbomon (cioè sulla vetta). Un secolo dopo vi sorse un monastero, quindi i Crociati edificarono una nuova chiesa ottagonale, inglobante «il luogo del mistero». Con l’arrivo dei musulmani tutto fu trasformato in moschea.

* Significato dell’episodio. Ascensione indica anzitutto distacco: la definitiva separazione di Gesù dai suoi discepoli, nel momento in cui li conferma nella missione di testimoni del risorto. Come ascesa al cielo, l’Ascensione simboleggia la signoria di Cristo ora seduto in trono alla destra del Padre, investito del suo stesso potere. Sul piano narrativo conclude la vita di Gesù, e apre la storia della Chiesa.


(tratto da: E. Bianco, All’altare di Dio – Anno C – Elledici 2009)