Pubblicato il

4. Parola da Vivere – 8 dicembre 2020

8 dicembre

IMMACOLATA CONCEZIONE

DELLA BEATA VERGINE MARIA

La prima donna di una nuova umanità

COMMENTO

È questo uno di quei brani che chiedono la pura contemplazione, fonte di rivelazione intima che lo Spirito Santo realizza nel cuore di ogni credente ben disposto.
Inizia con la nota del «sesto mese», che richiama il «sesto giorno» della creazione dell’uomo, vertice di tutta l’opera creatrice di Dio. Ma «sei» è il numero dell’incompletezza, e con l’annunciazione si realizza invece la pienezza: Dio e uomo diventano una cosa sola in Cristo incarnato.
Solo Dio può realizzare questo inconcepibile e impossibile mistero e per questo ha bisogno di una vergine, cioè di una donna che da sola non può concepire. Deve essere chiaro che la nascita del Messia è opera impossibile all’uomo, per questo tutta di Dio, che alla vergine chiede solo fiducia e obbedienza. Maria non è chiamata a «fare» qualcosa, ma solo a fidarsi e obbedire.
All’inizio Maria resta sconcertata di fronte a un saluto unico e perciò strano. Questo permette all’angelo di rivelarle il dono che Dio ha preparato, quasi dicesse: «Il saluto è fin troppo poco, rispetto a quello che tu sei agli occhi di Dio: tu sarai madre del Messia, figlio di Dio, che non solo realizzerà le promesse fatte a Davide, ma le supererà con un regno universale ed eterno».
È naturale che, di fronte all’impossibile e all’inconcepibile, Maria si chieda come possa realizzarsi un tale mistero: lei non conosce uomo, infatti nessun uomo potrebbe essere in grado di realizzare ciò che l’angelo an- nuncia. La conferma  è chiara e misteriosa allo stesso tempo: sarà Dio stesso a realizzare in lei ciò che all’uomo è impossibile.
Il segno offerto a Maria, circa Elisabetta, non è richiesto, ma serve a rivelare l’onnipotenza di Dio, che, per salvare l’umanità, è disposto all’impossibile, perché nulla è impossibile a lui, neanche diventare carne mortale, egli che è spirito eterno.
Dio ha detto sì all’umanità, che senza parole chiede di vedere lui e di essere salvata. Maria, con il suo «sì» di- venta il vertice dell’umanità e apre la porta a Dio per un abbraccio fecondo, salvifico ed eterno.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

1. Maria non sapeva di essere l’Immacolata Conce- zione e non conosceva in anticipo la sua vocazione e missione. Ma, non appena l’ha conosciuta, non si è spaventata e non si è esaltata, ha semplicemente detto «sì». Nessun uomo o donna ha fatto qualcosa di più grande.

2. Certamente, quando ha accettato di essere la madre di Gesù, Maria non aveva chiare tutte le conseguenze del suo «sì», si è fidata e si è affidata. Anche lei, giorno dopo giorno, è cresciuta nella fede, fino al Calvario e al mattino di Pasqua.

3. Maria ha raggiunto la piena chiarezza della propria missione, quando Gesù, stando sulla croce, l’ha resa madre di tutti. Ella non ha fatto un passo indietro, ma, mentre offriva il suo unico figlio al Padre, accettava di allargare il suo amore materno all’umanità intera.

4. Gesù dalla croce ha fatto capire a Maria che tutta la sua vita, qui sulla terra e su nel cielo, doveva spenderla per gli altri figli, che egli salvava e che lei ha accettato di accogliere e guidare al Padre, come ogni madre accompagna il suo bambino, incerto sulle gambe, per condurlo verso il papà, che lo aspetta, per farlo correre nel mondo.

 


Tratto da: Messale delle domeniche e delle feste – Elledici – 2017