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4. Letture – VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

19 FEBBRAIO

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

SOMIGLIARE AL PADRE

PRIMA LETTURA
Ama il prossimo tuo come te stesso.
In questo famoso brano Dio ordina di essere santi, cioè di appartenere a lui. Nella storia di Israele la santità è stata intesa come separazione dagli altri popoli, con la convinzione di essere superiori. Qui, invece, appartenere a Dio significa creare e pro- muovere la fraternità attraverso l’amore e il perdono.

Dal libro del Levitico                           Lv 19,1-2.17-18

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono san- to. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                          Dal Salmo 102 (103)

Il salmista ha fatto esperienza personale del perdono di Dio. Per questo diventa testimone della misericordia del Signore verso tutti ed eleva un inno di lode e di ringraziamento.

Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Gesù ha insegnato che è lui il vero tempio. La Chiesa, grazie a Cristo, è diventata il luogo della presenza di Dio nel mondo. Le prime comunità cristiane hanno vissuto questa verità. Paolo sa bene che le divisioni stanno distruggendo la comunità di Corinto e mette in guardia tutti i litiganti, minacciando un intervento punitivo di Dio. Quindi invita a cercare la vera sapienza che unisce tutti a Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi                    1 Cor 3,16-23

Fratelli, non  sapete che siete tempio  di Dio  e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tem- pio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tem- pio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda. Se qualcu- no tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si fac- cia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto in- fatti: «Egli fa cadere i sapienti  per mezzo  della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sa- pienti sono vani». Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Ce- fa, il mondo, la vita, la morte, il presente,  il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                         1 Gv 2,5

Alleluia, alleluia.

Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Alleluia.

VANGELO
Amate i vostri nemici.
Gesù, attraverso diversi esempi, va oltre la Legge di Mosè. In negativo, insegna a scegliere di subire un’ingiustizia, piuttosto che rispondere con altrettanta violenza. In positivo, propone la motivazione più profonda dell’agire del cristiano: arrivare ad amare gli altri, e anche i nemici, come li ama Dio stesso.

Dal vangelo secondo Matteo                        Mt 5,38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso  che fu detto: “Occhio per occhio  e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio,  tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso  che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”.  Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni,  e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.  Infatti, se amate quelli  che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore.