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4. Letture – II DOMENICA DI QUARESIMA

5 MARZO

II DOMENICA DI QUARESIMA

SI SALVA CHI ASCOLTA GESU’

PRIMA LETTURA
Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.
Con pochi tratti l’autore narra un evento epocale nella storia della salvezza: Abramo riceve una chiamata misteriosa e poco definita, si fida del Signore e parte, dando inizio alla storia della fede. Perché crede fino in fondo, diventa causa di benedizione per sé e i suoi discendenti. Ebrei, cristiani e islamici lo considerano padre nella fede.

Dal libro della Genesi                                  Gn 12,1-4a

In quei giorni, il Signore disse ad Abram:
«Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                      Dal Salmo 32 (33)
Il salmista esprime la propria piena fiducia nell’amore del Signore. Il credente in difficoltà può fidarsi pienamente della fedeltà del Signore, che corre in aiuto di chi spera in lui.

Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

SECONDA LETTURA
Dio ci chiama e ci illumina.
Timoteo guida una comunità che sperimenta difficoltà e persecuzione. Paolo lo incoraggia e lo invita ad accettare le sofferenze derivanti dalla missione di annunciare il vangelo. Il riferimento e il sostegno è Cristo, che gratuitamente ci ha salvati e ci ha chiamati a condividere la gloria della sua risurrezione.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo                2 Tm 1,8b-10

Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                                                                    Cf Mc 9,7

Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».

Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO
Il suo volto brillò come il sole.
La trasfigurazione è raccontata dai tre sinottici. È il momento culminante della rivelazione dell’identità di Gesù. Mosè ed Elia, la Legge e i Profeti, sono convocati per inchinarsi di fronte al Figlio di Dio. I tre apostoli rappresentano tutti i discepoli che ancora non hanno capito fino in fondo chi è Gesù. A sciogliere dubbi e perplessità interviene il Padre stesso che lo proclama suo Figlio e ordina a tutti di obbedirgli.

Dal vangelo secondo Matteo                            Mt 17,1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».

Alludire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro:

«Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Parola del Signore.