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2. Letture e introduzioni – 12 dicembre 2021

12 dicembre

3ª DOMENICA DI AVVENTO

Vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco   

Gaudete

«Viene uno più forte di me, al quale i non son degno nemmeno di sciogliere il legaccio dei sandali», dice il Battista a chi gli domanda se non sia lui il messia atteso. Mentre il profeta Sofonia e san Paolo esortano a rallegrarsi sempre perché «Il Signore è vicino». È la domenica «Gaudete».

PRIMA LETTURA
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.
Il profeta Sofonia è vissuto in un tempo in cui il popolo d’Israele, stato vassallo dell’Assiria, era colpito dall’infedeltà a tutti i livelli, sociale, politico e religioso. Eppure annuncia parole di speranza e assicura una trasformazione radicale della situazione. Per questo invita la popolazione a non avere paura, perché il Signore si rende presente e vivo in mezzo a loro.

 Dal libro del profeta Sofonia.                                                                                     Sof 3,14-17

Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente. Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                                                                      Da Isaia 12,2-6
Questo passo, tratto dalla conclusione del Libro dell’Emanuele di Isaia, è un invito a gioire perché Dio è presente in mezzo al suo popolo con la sua grandezza che salva.

Rit. Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

 SECONDA LETTURA
Il Signore è vicino!     
Anche Paolo parla di vicinanza del Signore e soprattutto di gioia, di letizia e invita gli abitanti di Filippi a vivere nella amabilità e nella preghiera. Sono le parole di Paolo e di Sofonia a dare una tonalità di gioia e di letizia a questa terza domenica di Avvento.

 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.                                                            Fil 4,4-7

Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                   Is 61,1 (cit. in Lc 4,18)

Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

Alleluia.

 VANGELO
E noi che cosa dobbiamo fare?     
Giovanni Battista è ancora protagonista di questa domenica. Egli invita il popolo, perfino i pubblicani e i soldati, a cambiare vita e a vivere nella solidarietà e nella giustizia. In questo modo esorta chi lo ascolta ad attendere l’arrivo imminente del messia.

Dal vangelo secondo Luca.          Lc 3,10-18

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Parola del Signore.