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2. Introduzioni – 29 novembre 2020

29 novembre 2020

1ª DOMENICA DI AVVENTO B

Il Signore viene, non ci trovi addormentati

Inizia l’Avvento e cominciamo il nuovo anno liturgico, quel progetto di vita evangelica che viene proposto indistintamente a tutti i cristiani. Di domenica in domenica la parola di Dio ci accompagnerà per farci vivere ogni giorno da persone nuove e da costruttori del regno di Dio. In queste prime quattro domeniche come duemila anni fa ci sentiremo coinvolti nel più grande evento di tutti i tempi: la venuta tra noi nel Natale del Figlio di Dio. Entreremo anche noi nel clima speciale dell’attesa dei secoli, così come l’hanno vissuta i profeti.

PRIMA LETTURA

Se tu squarciassi i cieli e scendessi.        

Il brano di Isaia è un grandioso e severo riconoscimento collettivo della propria fragilità e del bisogno per Israele di liberarsi dal peccato: «Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli». Ma il profeta invoca anche la salvezza: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!… Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma».

 Dal libro del profeta Isaia.                                             Is 63,16b-17.19b; 64,2-7

 SALMO RESPONSORIALE                                                             Dal Salmo 79 (80)

Il salmista prega per smuovere il Signore e ottenere il suo aiuto. Lo invita a volgere il suo sguardo sulla condizione umana. Allora gli sarà fedele e lo invocherà.

Rit. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

 SECONDA LETTURA

Aspettiamo la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.   

È l’inizio della prima lettera di Paolo ai Corinzi. Paolo ringrazia Dio per la trasformazione avvenuta in quella popolazione evoluta e moderna, ma attraversata da problemi di ogni genere. E li incoraggia a perseverare e ad attendere ancora irreprensibili la venuta del Signore.

 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.                           1Cor 1,3-9

 VANGELO

Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà.

Gesù invita i suoi discepoli a vigilare senza superficialità e pigrizia, rimanendo ben svegli. E racconta una parabola per rendere più efficace il suo invito. Noi siamo i custodi della casa di Dio, chiamati a vigilare in ogni ora del giorno e della notte in attesa del suo ritorno.

Dal vangelo secondo Marco.                                                               Mc 13,33-37