21 giugno
12ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Non abbiate paura!
Gesù coinvolge i suoi apostoli nella sua missione, ma li mette in guardia sin dall’inizio: non crediate che le vostre parole giungano a gente ben disposta a riceverle. Sono parole che parlano di libertà, ma sono nuove e alternative, e non saranno subito accolte, anzi è più facile che vengano rifiutate e contrastate. Ma li incoraggia a non essere deboli e timorosi nella loro testimonianza, riponendo la propria sicurezza in Dio.
PRIMA LETTURA
Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.
Geremia è stato profeta in un periodo difficile della storia di Israele. Ha conosciuto persecuzione, carcere duro e morte in esilio. È un modello per chi non deve arrendersi nell’annunciare la parola di Dio.
Dal libro del profeta Geremia. Ger 20,10-13
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 68 (69)
Intensa preghiera di una persona perseguitata. È la preghiera di chi è chiamato a predicare e a testimoniare pur tra contrasti e nella sofferenza.
Rit. Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.
SECONDA LETTURA
Il dono di grazia non è come la caduta.
Paolo afferma che come il peccato e la morte sono entrati nel mondo a causa del primo uomo, la salvezza è venuta da Gesù, l’uomo nuovo: una salvezza ben più significativa, avendo dato inizio a una nuova umanità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Rm 5,12-15
VANGELO
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
Il capitolo decimo di Matteo è quello della missione del Dodici, quello delle raccomandazioni di Gesù che detta le norme e i consigli a chi è chiamato a condividere la sua missione. Chi annuncia il Vangelo, dice Gesù, lo deve fare con grande slancio e senza temere le difficoltà, i contrasti e la stessa persecuzione.
Dal vangelo secondo Matteo. Mt 10,26-33