Pubblicato il

7. Aforismi – 2 Quar. C, 17 mar ’19

LA TRASFIGURAZIONE
Il singolare episodio è riportato dai tre sinottici (Mc 9,2-8; Mt 17,1-8; Lc 2,28-36) e anche da Pietro in 2 Pt 1,16-18.

Che cosa accadde.
– Vi si racconta che Gesù venne trasfigurato, ebbe una visione di Mosè ed Elia, e ud? una voce parlare dal cielo. Per Gesù fu un’anticipazione della gloria che un giorno sarà sua, «alla destra del Padre».

Quando avvenne.
– «Sei giorni dopo» è la confessione di Pietro. I due episodi sono collegati non solo nel tempo, ma pure per il loro significato.

Il luogo.
– Secondo la tradizione (risalente a Origene, inizio del terzo secolo), fu il monte Tabor, anche se non risulta proprio «un alto monte». Ma non viene escluso il monte Carmelo o l’Ermon. Il fatto per? che nessuno dei narratori si sia premurato di precisare il nome del monte, dice che per la Chiesa delle origini era importante non tanto il luogo quanto il significato dell’avvenimento. Il Tabor è un grosso panettone alto 588 metri sul livello del mare, coperto di verde, e sovrastato dalla Basilica della Trasfigurazione rivolta a oriente. La sua facciata è «a tre cappelle» in ricordo delle tre tende che Pietro voleva costruire. Accanto, «l’antico monastero benedettino crociato dalle spesse mura».

Destinatari.
– I tre apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni. Direttamente a loro si rivolge la «voce dal cielo».

Testimoni.
– Quanto a Mosè ed Elia, nel mondo ebraico rappresentavano le due parti fondamentali dell’Antico Testamento: la Legge e i Profeti. La loro presenza indica che la loro lunga storia si sta ora compiendo in Gesù.

Il messaggio.
– È la rivelazione agli apostoli di Gesù come Figlio di Dio. È il balenare della gloria che attende Gesù dopo la prova. È la conferma che la strada su cui è incamminato Gesù è quella giusta. Quell’«Ascoltatelo!» venuto dall’alto è per gli apostoli invito alla fiducia piena nel Signore, a rinsaldare l’adesione che hanno dato alla sua persona e alla sua missione di salvezza. Ci? risulta particolarmente significativo per Pietro, che poco prima aveva collocato Gesù, Mosè ed Elia allo stesso livello («facciamo tre tende…»), e prima ancora – scandalizzato – aveva contraddetto il Maestro sulla predizione della sua morte in croce. In sostanza, la Trasfigurazione diventa un invito a Pietro perché ritorni alla sua precedente proclamazione di fede: «Tu sei il Cristo».


(tratto da: E. Bianco, All’altare di Dio – Anno C – Elledici 2009)