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4. Parola da Vivere – 31 maggio 2020

31 maggio

DOMENICA DI PENTECOSTE

GESU’ CI DONA IL SUO SPIRITO

RIFLESSIONE

Due elementi di questo  brano  dicono  che colui che si presenta è proprio lo stesso Gesù che gli apostoli han- no conosciuto: prima mostra  le ferite della passione, stampate non solo nel corpo del Signore, ma anche nella memoria dei suoi amici; poi continua i discorsi che faceva con loro prima della passione e realizza le promesse che aveva fatto.
Altri due elementi dicono che Gesù è risorto, per non morire  più, e quindi è diverso da prima:  entra  a porte chiuse, pur avendo un corpo tangibile; consegna agli apostoli la missione che egli ha ricevuto dal Padre e, perché possano realizzarla,  trasferisce loro la sua forza di salvezza che si chiama Spirito Santo e si esprime nel potere di rimettere  i peccati.
Cosa vuol dire che non  saranno perdonati coloro  a cui gli apostoli non  perdonano? È un’espressione dura, che richiede una spiegazione.
Anzitutto Gesù in questo modo riafferma che si arriva al Padre e alla vita eterna  solo attraverso  lui; e poi, che dopo  la risurrezione si arriva a Cristo solo attraverso  la Chiesa, suo prolungamento visibile nella storia.

Ma perché non  perdonare? In realtà il vangelo dice in molti  modi  che Dio perdona sempre,  non  può  non perdonare, proprio perché è Padre. Il problema si pone quando il figlio, già perdonato, non accoglie il perdono, perché può rifiutarlo,  per esempio, non riconoscendo il proprio peccato per presunzione di fronte a Dio. A tutta la Chiesa allora,  dopo  aver annunciato l’amore misericordioso  del Padre, manifestato in Cristo, e la certezza del suo perdono, tocca il compito di denunciare il male, sotto  qualunque forma  si presenti.  È con dolore  che la Chiesa a volte è costretta a dire che non può ancora per- donare  perché non ci sono le disposizioni necessarie da parte del peccatore. Per tutte queste persone  la Chiesa è chiamata a non  smettere  di annunciare e denunciare, a innalzare al Padre la sua preghiera e a offrire i suoi sacrifici, perché  l’azione dello  Spirito  Santo  le conduca  al pentimento.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Il corpo risorto di Gesù porta le ferite della passio- ne. Per tutta l’eternità? Questo è un altro miracolo inimmaginabile dell’amore del Signore: le ferite causate dall’odio degli uomini sono trasformate in feritoie dalle quali sgorga il sangue che salva il mondo, fino alla fine dei tempi.
  2. «Pace a voi!», ripetuto due volte. Non è un augurio, ma un dono, fatto anche a ciascuno di noi. Chi accoglie questo dono non  può goderselo  egoisticamente, ma ha la capacità di offrirlo agli altri. Se questo  non  avviene il dono  è perduto.
  3. «Ricevete lo Spirito Santo». L’abbiamo ricevuto nel Battesimo e confermato nella Cresima. È il dono dei doni: tutto ciò che viene dal Padre e da Gesù arriva a noi nello Spirito. Lui non vuole apparire,  ma un po’ di riconoscenza  da parte nostra ci renderebbe più capaci di accoglierlo
  4. «A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non  perdonerete, non  saranno perdonati». Per qualcuno di noi il sacramento della Riconciliazione è difficile. Chi lo sperimenta con costanza, non può farne a meno: è un’immersione palpabile nella misericordia di Dio, che rinnova  la vita spirituale.

PROPOSTA DI IMPEGNO DELLA SETTIMANA

Esprimere  nella preghiera  la riconoscenza a tutta  la Santissima  Trinità.

 


Tratto da: Messale delle domeniche e delle feste – Elledici – 2017