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4. Parola da Vivere – 3 Quar. C, 24 mar ’19

LASCIALO ANCORA QUEST’ANNO
«Io sono» (Es 3,14) è colui che manda e libera, che chiede ad ognuno di liberare, nel suo nome, di entrare nella storia, di celebrare il suo nome per sempre, di essere fedeli nello stupore del mistero. Lui ci chiama per nome per mandarci (Is 43,1). A partire da vicende incresciose, conviene prendere atto della fragilità e della precarietà della vita, per diventare più sapienti e attenti circa l’uso del tempo. Il «divino vignaiolo» ci sottrae però alla sorte di una vita inutile e infruttuosa, la sua Parola continua a regalarci i doni che furono del popolo, «fa piovere pane dal cielo» (Es 16,4) e dona l’acqua dalla roccia, figure dell’Eucaristia con la quale Cristo fa dono di sé. Per questo consideriamo straordinario privilegio il nostro cammino quotidiano nella Parola di Dio.


(tratto da R. Paganelli – Vivere la domenica aprendoci alla Parola, anno C, Elledici 2015)