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4. Letture – II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

15 GENNAIO

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

(Giornata mondiale del migrante e del rifugiato)

TESTIMONI DI CRISTO, COME IL BATTISTA

PRIMA LETTURA
Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.
È il secondo cantico del «Servo del Signore». Il Profeta rivela la missione del Servo: il Signore attraverso lui si renderà presente come salvatore, non solo del suo popolo, ma di tutte le nazioni.

Dal libro del profeta Isaia                              Is 49,3.5-6

Il Signore mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato  dal Signore e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                      Dal Salmo 39 (40)
Il Salmo è un canto di lode a Dio misericordioso. Egli non dimentica mai chi fa la sua volontà e custodisce dentro di sé la sua parola.

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

SECONDA LETTURA
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

È il saluto di Paolo alla comunità di Corinto. Apostolo per vocazione, sente fortemente la responsabilità pastorale verso la comunità da lui fondata. La Chiesa di Corinto è di Dio e di nessun altro ed è legata a tutte le altre Chiese: solo così può ricevere i doni della grazia e della pace.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi                 1 Cor 1,1-3

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio,  e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono  stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano  il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO              Gv 1,14a.12a

Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e a quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

VANGELO
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
L’evangelista Giovanni fa riconoscere allo stesso Battista la “superiorità” di Gesù. Egli annuncia un battesimo superiore a quello che egli amministra e si riconosce testimone fedele, incaricato da Dio stesso di presentare l’agnello di Dio al mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni                     Gv 1,29-34

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire ver- so di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifesta- to a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba  dal cielo  e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio co- lui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho vi- sto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Parola del Signore.