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3. Commento alle Letture – 9 GIUGNO X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

9 GIUGNO

X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

CON CRISTO VINCIAMO IL MALIGNO

COMMENTO

Marco già dal primo versetto del suo vangelo ha presentato Gesù come Messia e Figlio di Dio. Ma tutto il percorso, dalla prima predicazione alla morte in croce, riporta le difficoltà di chi lo incontra a dare una risposta alla domanda: chi è costui?
In questo brano sono presenti tre gruppi di persone che gravitano attorno a Gesù che annuncia il Regno.
Partiamo dai parenti: sono preoccupati. Gesù ha già predicato, ha guarito molte persone e scacciato demoni. Ha trovato il modo di farsi dei nemici, che hanno già deciso di ucciderlo. Le voci sono arrivate a Nazaret e i parenti, compresa la madre, hanno pensato che è arrivato il momento di intervenire. Questo gruppetto per Marco rappresenta il vecchio Israele, che con le buone vuole convincere Gesù a fare un passo indietro e a tornare alle “sane” tradizioni dei padri e al rispetto di tutta la Legge mosaica. Sono animati da buone intenzioni, ma non hanno capito chi è Gesù. Può metterci in difficoltà la presenza di Maria, ma qui Marco non la chiama per nome, ma solo “madre”, quindi rappresenta la tradizione familiare, che rimane sconcertata dalle prese di posizione di Gesù sulla Legge.
Questo gruppo familiare si scontra con un altro gruppo, quello dei discepoli, che è in ascolto attento della parola di Gesù. I parenti non riescono a passare e avanzano la pretesa che Gesù lasci i discepoli e vada verso di loro. Marco gioca sul termine “fuori”, per indicare che c’è un modo per essere dentro, nel gruppo di Gesù, che quando Marco scrive è ormai la Chiesa. Per essere “dentro” non conta la parentela, ma l’ascolto della parola, che porta a realizzare la volontà di Dio. Gesù prende le distanze dalla parentela di sangue ed esalta la parentela dello spirito: chi obbedisce a Dio è per lui fratello, sorella e madre. Tutti i Padri, commentando questo brano, sottolineano che non costituisce un rimprovero di Gesù a Maria, anzi, lei è modello di ascolto e di obbedienza a Dio.
Il terzo gruppo è quello degli scribi. I capi a Gerusalemme hanno studiato come fare a screditare Gesù di fronte al popolo. Hanno mandato alcuni ad attaccarlo in pubblico, ed essi lo accusano di operare prodigi perché è alleato di Beelzebul, capo dei demòni, anzi di essere posseduto da lui. Registriamo attentamente la pazienza con cui Gesù risponde loro. Le due parabole sulla casa, che non sta in piedi, e sull’uomo forte, che viene sconfitto, dicono agli scribi che non solo non hanno capito niente, ma che, per mettere in cattiva luce Gesù, che sta minando il loro potere sul popolo, hanno inventato una calunnia perversa.
Esaminiamo ora una frase che ci dà da pensare: «In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». A una prima lettura sembra che questa bestemmia contro lo Spirito Santo, non meglio definita, non possa ricevere il perdono. Ma Gesù ha anche detto che ai figli degli uomini tutto sarà perdonato. Tenendo presente la infinita misericordia di Dio e la debolezza degli uomini, possiamo pensare che questa espressione costituisca l’estremo tentativo di Gesù per invitare tutti, anche coloro che lo hanno assimilato ai demòni, a pentirsi. È chiaro che chi continua pervicacemente a bestemmiare, non può ricevere il perdono di Dio, e non perché il Signore sia adirato, ma perché il suo cuore è chiuso all’azione misericordiosa del Padre.
Le due risposte sbagliate sull’identità di Gesù non devono occupare i nostri pensieri e la nostra preghiera. Il brano di oggi diventa un buon alimento della vita spirituale, se, riconoscendo di ascoltare con impegno la parola del Signore e di appartenere al gruppo di chi fa la volontà di Dio, entriamo in un rapporto di familiarità affettuosa con Gesù, come suoi fratelli, sorelle e madri.

SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA

  1. Molti santi sono stati presi per pazzi, anche Don Bosco. Pare che chi si impegna con semplicità e fedeltà a fare la volontà di Dio trovi sempre avversari e spettatori che lo considerano stupido o pazzo. A voi è capitato?
  2. Qui Gesù viene tacciato di essere alleato dei demòni. In tutta la storia ci sono anche uomini posseduti dal male, che spargono falsità e violenze, i quali si presentano come messia. Lo Spirito ci aiuta a riconoscerli e a evitarli.
  3. I familiari pretendono che Gesù vada loro incontro. Gesù si muove sempre per primo verso chi ha bisogno di essere salvato, ma non si sposta di un millimetro verso chi pretende che lui cambi idee e modo di agire.
  4. Le parole di Gesù e la sua morte e risurrezione non ci permettono nessun dubbio sulla sua infinita misericordia. Chiediamo il dono dello Spirito che ci tenga sempre sulla strada della conversione.

PROPOSTA DI IMPEGNO 

Realizziamo qualcosa che certamente il Signore desidera da noi.