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2. Letture e introduzioni – 29 agosto 2021

29 agosto

22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal cuore nasce la vita buona

Una vita buona non si manifesta nel fare le abluzioni, nel lavare le stoviglie o nel lavarsi le mani prima di mettersi a tavola, ma nasce dal cuore, dice Gesù, che contesta il legalismo di scribi e farisei. La parola cuore è ricorrente nelle pagine bibliche, e non indica tanto i sentimenti e l’amore, come per noi oggi, quanto la zona più interna e personale dell’uomo: la sua coscienza, il suo essere profondo, il suo atteggiamento globale nei confronti della vita.

 PRIMA LETTURA

Non aggiungerete nulla a ciò che vi comando… osserverete i comandi del Signore.       

Mosè presenta agli israeliti la legge, trasmessa da lui, ma che proviene da Dio («Osserverete i comandi del Signore», dice). Legge che non può essere modificata perché non è opera di uomini, ma di Dio. Questa legge, dice Mosè, sarà l’orgoglio del popolo perché lo orienta alla saggezza e all’intelligenza, e sarà il segno della vicinanza del Signore al suo popolo.

 Dal libro del Deuteronomio.                                                                                      Dt 4,1-2.6-8

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                                                                Dal Salmo 14 (15)

Il salmista presenta un elenco di comportamenti sociali importanti e concreti, che si devono osservare per vivere bene ed essere graditi a Dio. 

Rit. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

SECONDA LETTURA

Siate di quelli che mettono in partica la Parola.      

Comincia oggi e ci accompagnerà per cinque domeniche la lettera di Giacomo, che offre vivaci riflessioni sulla morale evangelica. Giacomo esorta i cristiani ad accogliere la parola di Dio, ma anche a metterla in pratica.

 Dalla lettera di san Giacomo apostolo.                                                 Gc 1,17-18.21b-22.27

Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                                     Gc 1,18

Alleluia, alleluia.

Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
per essere una primizia delle sue creature.

Alleluia.

 VANGELO

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini

Dopo aver meditato, per cinque domeniche il discorso di Gesù sul pane di vita secondo Giovanni, riprendiamo la lettura continua del vangelo di Marco, che ci accompagnerà fino alla fine dell’anno liturgico. Gesù entra in polemica con alcuni farisei e scribi venuti da Gerusalemme. Essi rinfacciano ai suoi discepoli di non rispettare il rito delle purificazioni, ma Gesù li difende e li invita a dare autenticità e interiorità alle pratiche della legge, evitando ogni ipocrisia e la pura esteriorità.

Dal vangelo secondo Marco.                                                                  Mc 7,1-8.14-15.21-23

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
«Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini». Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Parola del Signore.