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2. Introduzioni – 8 marzo 2020

8 Marzo 2020

II DOMENICA DI QUARESIMA (Domenica della Trasfigurazione)

 

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Il suo volto brillò come sole

Quaresima: tempo di conversione, di rinnovamento per rifarci gli occhi e il cuore. Dopo il rito delle Ceneri e aver rivissuto i quaranta giorni di Gesù nel deserto e la sua vittoria sulle tentazioni, oggi viviamo con Pietro, Giacomo e Giovanni l’esperienza della trasfigurazione che anticipa la Pasqua.

 

PRIMA LETTURA                                   Gn 2, 7-9; 3,1-7

Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

È la chiamata di Abramo, a cui Dio propone un cambiamento di vita radicale: lasciare la propria terra per diventare padre di un nuovo popolo: «In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra», gli dice. Ebrei, cristiani e musulmani riconoscono in Abramo la radice della loro fede. Abramo si fida, si fa nomade e parte «come gli aveva ordinato il Signore».

 

SALMO RESP0NSORIALE                     Dal Salmo 50 (51)

Il Signore volge il suo sguardo benevolo verso chi gli è fedele e lo salva. Anche noi insieme al salmista invochiamo la sua benevolenza.

Rit. . Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

SECONDA LETTURA                             Rm 5, 12-19

Dio ci chiama e ci illumina.

Timoteo è un giovanissimo vescovo a Efeso. Discepolo di Paolo, è affidabile e stimato, ma l’apostolo sente il dovere di incoraggiarlo per le difficoltà che incontra. Lo invita a sopportare il peso dell’annuncio del Vangelo, sapendo che la forza di Dio non gli verrà a mancare. Perché tutto è dono di Dio, sia la chiamata alla missione, sia la perseveranza nel suo nome.

VANGELO                                               Mt 4, 1-11

Il suo volto brillò come il sole.

L’incontro con il trascendente e l’esperienza esaltante della trasfigurazione sconvolge chi vi partecipa: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne…», dice Pietro. Ma poi non capiranno le parole di Gesù, quando dirà che «il Figlio dell’uomo deve soffrire molto ed essere disprezzato» (Mc 9,9), né quelle di Mosè ed Elia, che parlano con Gesù «del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme», come racconta Luca (9,31).