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2. Introduzioni – 31 maggio 2020

31 maggio

DOMENICA DI PENTECOSTE

Vieni, Spirito Santo!

 

«Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita», diciamo a ogni messa festiva. Ma sono in molti a dire che lo Spirito Santo è ancora il grande dimenticato nella vita dei cristiani. Eppure nella storia della salvezza è protagonista. Già Ezechiele parla dello Spirito che riporta alla vita le ossa spente degli ebrei in esilio (37,5). E nel Nuovo Testamento quando si parla di Spirito Santo avviene sempre qualcosa di straordinario: scende in Maria e il Figlio di Dio si fa uomo; si posa su Gesù nel battesimo e ha inizio la sua vita pubblica. È in forza dello Spirito di Dio che Gesù risorge. A Pentecoste lo Spirito Santo trasforma un manipolo di paurosi in testimoni coraggiosi e nasce la Chiesa.

MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA

Questa Messa si dice la sera del sabato, prima o dopo i Primi Vespri della domenica di Pentecoste.

PRIMA LETTURA

La si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra.

La torre di Babele è il simbolo della ribellione verso il Creatore dei primi abitanti dell’umanità. Questi uomini vogliono sfidare Dio e costruire una torre che raggiunga il cielo. Ma Dio confonde le loro lingue e si disperderanno. Questo passo della Genesi intende dare una spiegazione teologico-popolare della esistenza di più lingue, viste come un attentato alla fraternità tra i popoli.   

Dal libro della Genesi.                                                                                Gn 11,1-9

SALMO RESPONSORIALE                                                               Dal Salmo 32 (33)

I progetti di Dio si realizzano, nonostante l’opposizione e l’ostilità dei popoli. Felice quel popolo che si mette nelle mani di Dio e ne riconosce la sovranità, come ha fatto Israele.

Rit. Su tutti i popoli regna il Signore.

Altri brani, a scelta, come prima lettura e relativo salmo responsoriale

 Il Signore scese sul monte Sinai davanti a tutto il popolo.                                       

È il racconto della prima alleanza tra Jahvè e il popolo eletto. Dio sceglie Israele tra tutte le nazioni della terra per farne il suo popolo; un popolo privilegiato, in cui Dio si renderà presente al mondo. La festa di Pentecoste ogni anno ricorderà agli Israeliti il momento in cui sul Sinai è stata conclusa questa alleanza con Mosè e gli anziani di Israele. 

Dal libro dell’Esodo.                                                                   Es 19,3-8a.16-20b

SALMO RESPONSORIALE                                                          Dal Salmo 102 (103)

Il Dio di Israele è un Dio giusto, indica a Israele le sue vie e i suoi progetti. Il salmista lo riconosce e lo loda pieno di riconoscenza.

Rit. La grazia del Signore è su quanti lo temono.

Oppure:                                                                                      Dal Salmo 103 (104)

 

 

Ossa inaridite, infonderò in voi il mio spirito, e rivivrete. 

È il famoso testo di Ezechiele che descrive il rifiorire delle speranze di Israele. Pur essendo in esilio, il profeta annunzia agli ebrei sfiduciati che ritorneranno a vivere grazie allo Spirito che soffierà sulle loro ossa inaridite.

Dal libro del profeta Ezechiele.                                                               Ez 37,1-14

 

SALMO RESPONSORIALE                                                               Dal Salmo 50 (51)

Il popolo di Israele in esilio chiede di essere purificato dalle proprie infedeltà per poter essere salvato e poter ancora lodare Dio nella terra promessa.

Rit. Rinnovami, Signore, con la tua grazia.

Oppure:                                                                                      Dal Salmo 103 (104)

Oppure:

Io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo.              

È il passo di Gioele citato da Pietro il mattino di Pentecoste. Il riferimento è al rinnovamento universale dell’umanità, ma anche a quello degli ultimi tempi.

Dal libro del profeta Gioele.                                                                         Gl 3,1-5

SALMO RESPONSORIALE                                                         Dal Salmo 103 (104)

Il salmo è pervaso da meraviglia e stupore per quanto opera Dio nell’universo. Il salmista invita se stesso e tutti a lodare e a riconoscere questa grandezza.

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

 

SECONDA LETTURA

Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.           

In attesa che si realizzino le opere del Signore, possediamo già le primizie dello Spirito, che agisce in noi per portare a fioritura i progetti che Dio ha sulla creazione, su di noi e sul nostro futuro. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.                                     Rm 8,22-27

 

VANGELO

Sgorgheranno fiumi di acqua viva.                    

Nel giorno di Pentecoste, festa delle capanne, si ringraziava Dio per il raccolto, ma si ricordava anche l’alleanza conclusa con Dio durante la traversata nel deserto. Gesù usa il simbolismo dell’acqua per parlare dello Spirito che scenderà sul popolo dopo che lui sarà glorificato.    

Dal vangelo secondo Giovanni.                                                              Gv 7,37-39

 

MESSA DEL GIORNO

 

Con la Pentecoste si chiude il tempo pasquale. Si spegne il cero, simbolo del Cristo risorto, che con la sua luce ci ha accompagnati dalla notte di Pasqua fino ad oggi e che si riaccenderà per la celebrazione dei battesimi e nei funerali. Con la Pentecoste la vicenda di Gesù entra in una nuova dimensione, nasce la Chiesa e Gesù si renderà presente nella predicazione e negli scritti degli apostoli, che lo Spirito Santo ha trasformato in testimoni coraggiosi e credibili. Lo Spirito Santo sarà l’anima della nuova comunità cristiana, alimenterà la vita dei cristiani attraverso i sacramenti e guiderà la Chiesa nell’amore e nel servizio attraverso Pietro e i suoi successori.

 

PRIMA LETTURA

Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.                             

Questa prima lettura, presente nei tre anni della liturgia, presenta il misterioso evento della Pentecoste, così come lo descrive Luca. L’improvviso fragore dal cielo «quasi un vento che si abbatte impetuoso» rimanda al Sinai, quando Jahvè strinse la prima alleanza con il suo popolo. Ma anche al superamento di Genesi 11: come la torre di Babele ha confuso le lingue e ha disperso le genti, così la Pentecoste crea comunicazione e comunione tra genti diverse per lingue e cultura.

 Dagli Atti degli Apostoli.                                                                             At 2,1-11

 

SALMO RESPONSORIALE                                                          Dal Salmo 103 (104)

Lodiamo il Signore, egli nella sua grandezza fa vivere ogni cosa grazie al suo Spirito che riempie l’universo.

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

 

SECONDA LETTURA

Noi tutti siamo stati tutti battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo.    

Paolo riconosce la ricchezza dei carismi che si sono manifestati nella comunità cristiana di Corinto, ma è anche preoccupato che questi siano usati per l’utilità comune, dal momento che sono tutti a servizio della stessa Chiesa, corpo di Cristo.

 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.                1Cor 12,3b-7.12-13

 SEQUENZA

 

VANGELO

Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.                            

Leggiamo in questo brano che Gesù soffia sugli apostoli e dona lo Spirito Santo. Nel racconto di Giovanni questo gesto appare quasi una Pentecoste. Uno Spirito che dà agli apostoli il potere di rimettere i peccati, un grande dono a servizio della comunità. Una comunità che si consolida proprio nella riconciliazione.

Dal vangelo secondo Giovanni.                                                             Gv 20,19-23