28 giugno
13ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Chi accoglie voi, accoglie me
Gesù ha scelto i dodici apostoli e ora li manda a condividere la sua stessa missione. Per prepararli chiede a loro una disponibilità senza misura: lasciare ogni cosa per essere liberi, essere disposti ad affrontare le inevitabili difficoltà e la croce. Ma li invita nello stesso tempo a non avere paura, li rassicura che potranno sempre contare sull’amore del Padre. E invita i cristiani ad accogliere coloro che lasciano tutto per annunciare il Vangelo, di dare a loro aiuto e ospitalità.
PRIMA LETTURA
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.
Il profeta Eliseo viene ospitato da una famiglia perché «è un uomo di Dio e un santo». Il profeta ricambia suscitando da parte di Dio il miracolo che quella famiglia attendeva, la nascita di un figlio.
Dal secondo libro dei Re. 2Re 4,8-11.14-16a
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 88 (89)
Un inno di lode al Signore e alla sua misericordia, perché Dio è fedele per sempre. Chi cammina alla sua luce trova gioia e sicurezza.
Rit. Canterò per sempre l’amore del signore.
SECONDA LETTURA
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.
Continua la lettera di Paolo ai primi cristiani di Roma. Ricorda a loro che hanno ricevuto il battesimo e la vita nuova per mezzo della passione, morte e risurrezione di Gesù. E li invita a morire e a vivere come lui e per lui.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Rm 6,3-4.8-11
VANGELO
Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.
Il capitolo decimo di Matteo presenta le parole impegnative di Gesù per chi vuole seguirlo nella sua missione. Chi accetta di seguirlo deve farlo in modo radicale e condividere la sua stessa vita. È solo così che si può annunciare davvero il Vangelo. Ma Gesù invita anche ad accogliere con generosità chi lascia tutto per lui.
Dal vangelo secondo Matteo. Mt 10,37-42