10 maggio
5ª DOMENICA DI PASQUA
Io sono la via, la verità e la vita
La domenica ci offre tre bellissime letture, ciascuna ricca di significato, anche se i temi proposti non sono in modo evidente collegati tra di loro. Il contesto è ancora quello pasquale, Gesù invita gli apostoli a non temere, ad avere fiducia in lui e si rivela in modo esplicito nella sua identità di Figlio di Padre. La prima lettura presenta la Chiesa nascente che di fronte a un problema nuovo trova una soluzione geniale e innovativa, e introduce i diaconi.
PRIMA LETTURA
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.
La Chiesa, guidata dallo Spirito, impara a organizzarsi. La scelta dei sette diaconi non è che un esempio, ma molto significativo, dei problemi nuovi che la comunità deve affrontare. Mentre cresce la coscienza di essere chiamata a continuare in forma responsabile la missione salvifica di Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli. At 6,1-7
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 32 (33)
Il salmista si mette nelle mani d Dio, lo glorifica, ed esalta la sua bontà e fedeltà.
Rit. Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
SECONDA LETTURA
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.
Il primo papa esorta a riconoscere l’identità di ogni cristiano, salvato da Cristo, pietra angolare scelta e preziosa davanti a Dio. È grazie al mistero pasquale infatti che i cristiani e la Chiesa sono diventati stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo a cui Dio ha affidato il compito di proclamare le meraviglie da lui compiute.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo. 1Pt 2,4-9
VANGELO
Io sono la vita, la verità e la vita.
Il brano fa parte dei «discorsi di addio» di Gesù ai discepoli, che l’evangelista colloca tra la sera del Giovedì santo e il momento dell’arresto. Gesù parla della sua andata al Padre. Ci va per «preparare loro un posto», dove potrà prenderli sempre con sé. È Gesù la «via» che rende questo viaggio possibile.
Dal vangelo secondo Giovanni. Gv 14,1-12