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2. Introduzioni – 10 maggio 2020

10 maggio

5ª DOMENICA DI PASQUA

Io sono la via, la verità e la vita

La domenica ci offre tre bellissime letture, ciascuna ricca di significato, anche se i temi proposti non sono in modo evidente collegati tra di loro. Il contesto è ancora quello pasquale, Gesù invita gli apostoli a non temere, ad avere fiducia in lui e si rivela in modo esplicito nella sua identità di Figlio di Padre. La prima lettura presenta la Chiesa nascente che di fronte a un problema nuovo trova una soluzione geniale e innovativa, e introduce i diaconi.

PRIMA LETTURA

Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.                                                 

La Chiesa, guidata dallo Spirito, impara a organizzarsi. La scelta dei sette diaconi non è che un esempio, ma molto significativo, dei problemi nuovi che la comunità deve affrontare. Mentre cresce la coscienza di essere chiamata a continuare in forma responsabile la missione salvifica di Gesù.

 

Dagli Atti degli Apostoli.                                                                                                     At 6,1-7

 

SALMO RESPONSORIALE                                                                     Dal Salmo 32 (33)

Il salmista si mette nelle mani d Dio, lo glorifica, ed esalta la sua bontà e fedeltà.

Rit. Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.

Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

 

SECONDA LETTURA

Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.      

Il primo papa esorta a riconoscere l’identità di ogni cristiano, salvato da Cristo, pietra angolare scelta e preziosa davanti a Dio. È grazie al mistero pasquale infatti che i cristiani e la Chiesa sono diventati stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo a cui Dio ha affidato il compito di proclamare le meraviglie da lui compiute.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo.                                                                  1Pt 2,4-9

 

VANGELO

Io sono la vita, la verità e la vita.    

Il brano fa parte dei «discorsi di addio» di Gesù ai discepoli, che l’evangelista colloca tra la sera del Giovedì santo e il momento dell’arresto. Gesù parla della sua andata al Padre. Ci va per «preparare loro un posto», dove potrà prenderli sempre con sé. È Gesù la «via» che rende questo viaggio possibile.

 

Dal vangelo secondo Giovanni.                                                                Gv 14,1-12