Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola
5ª domenica di Quaresima «A» – 29 marzo 2020 – colore viola
Ritorno alla vita
Forse a qualcuno sembrerà una notizia: il figlio di Dio è umano! Di fronte al dolore delle persone per la morte di una persona cara si commuove. Sa che il Padre può restituirlo a chi lo ama, ma piange. Bisogna attraversare la sofferenza per riempirsi di gioia, affrontare la morte per incontrare la risurrezione.
- Io sono la risurrezione e la vita. Avvicinandosi alla fine della propria vita terrena, Gesù è convinto che in lui gli esseri umani possono trovare la vita piena che hanno sempre desiderato: gioia, pace ed amore, infiniti ed eterni. È questo che Dio Padre ha pronto per noi presso di lui. Suo Figlio ce lo svela in opere e parole.
- Si commosse profondamente. Gesù fin da subito è a conoscenza della felice conclusione di questo episodio e non ne fa mistero. Eppure l’evangelista sottolinea per tre volte la sua commozione, segno di delicatezza e sensibilità umana, ma anche dell’affetto che Dio stesso prova per le sue creature, specie nei loro momenti più tristi.
- Lazzaro, vieni fuori! Gesù è venuto per tirare fuori da ogni male chi l’ha incontrato con fede e speranza. Non c’è crisi, depressione o sepolcro che possa tenerci dentro per sempre, se attraverso Cristo ci rimettiamo nelle mani di Dio.
L’IMPEGNO
Ci sono persone che necessitano di essere rianimate dalla compagnia, dall’affetto e dalla vitalità dei ragazzi come voi! Dagli anziani delle case di riposo ai bambini degli oratori, dagli adulti stanchi dopo il lavoro alle persone rimaste sole…
A tanti può bastare un sorriso e una parola, un saluto, anche se siamo costretti a mantenere le distanze. Sarebbe proprio un bel regalo di Pasqua!
Le parole da capire sono preparate da Pierfortunto Raimondo e sono presenti, insieme ad altro materiale, nella rivista Dossier Catechista – LDC”