Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola
6ª domenica di Pasqua «A» – 17 maggio 2020 – colore bianco
Io sono in voi
È un ruolo che ha ricoperto Gesù: un maestro che ha seguito passo passo i suoi discepoli; un portavoce della verità che salva la vita. Ora che sta per lasciare fisicamente i suoi amici, si premura di consolarli con la promessa di un nuovo e immortale assistente: lo Spirito Santo.
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- Paràclito. È una parola presa dal linguaggio giuridico: colui che in una causa è «chiamato vicino» all’imputato per assisterlo. Quindi il consulente esperto, il sostegno, il difensore; oggi forse diremmo il tutor. È invisibile (spirito) ma efficace, e guida alla verità.
- Voi in me e io in voi. Gesù non sta parlando dell’esteriorità ma dell’interiorità, non dei corpi ma delle anime. Le idee e i sentimenti di Gesù, che sono specchio di quelli di Dio Padre, possono diventare quelli dei suoi discepoli. Nell’anima sono la stessa realtà.
- Miei comandamenti. Il dono dello Spirito Santo rispetta la nostra libertà: siamo noi a dover scegliere se ascoltare i suoi suggerimenti e comportarsi bene! La sua voce sarà sulla stessa linea delle parole di Gesù: ama Dio con tutto te stesso e il tuo prossimo come se tu fossi lui. In questo comandamento si riassumono e si perfezionano tutti gli altri..
L’IMPEGNO
Lo Spirito Santo spesso ci parla attraverso la voce della nostra coscienza: quel misto di pensiero e sentimento che ci avvisa quando facciamo qualcosa di pericoloso o di malvagio! Prendiamo il proposito di ascoltarla e darle retta, sempre. Ci può salvare la vita.
Le parole da capire sono preparate da Pierfortunto Raimondo e sono presenti, insieme ad altro materiale, nella rivista Dossier Catechista – LDC”