Per aiutare i nostri piccoli a vivere meglio la Liturgia della Parola
PRIMA LETTURA (Is 49,3.5-6)
La missione del Servo di Dio gli è stata affidata fin dal seno materno, ed è destinato a portare la salvezza e la luce a tutte le nazioni. Sono immagini profetiche che solo con la venuta del Cristo cessano di essere oscure. Si ritrovano infatti, pur con accenti diversificati, nel messia Gesù, «luce del mondo».
Capire le parole
* Mio servo tu sei, Israele. Il «Servo di Jahvè» descritto da Isaia è visto come un condottiero che riunisce i superstiti di Israele e restaura le tribù di Giacobbe.
SECONDA LETTURA (1 Cor 1,1-3)
Inizia con questa domenica la lettura continua della prima lettera ai Corinzi, che ci accompagnerà per otto domeniche. Scrivendo probabilmente nel 57, Paolo associa alla sua lettera un certo Sostene, che non sappiamo chi sia. «La lettera è una vera e propria radiografia della “parrocchia” più amata da Paolo» (G. Ravasi). Sin dalle prime righe di saluto chiama quelli di Corinto «Chiesa di Dio». Ma Paolo non ha avuto vita facile in quella città. Solo con il tempo e la collaborazione di altri predicatori, nella città si svilupperà poi una fiorente comunità cristiana.
Capire le parole
* Chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù. Paolo, pur non avendo fatto parte del gruppo dei dodici apostoli, si sente intimamente e fortemente ad essi associato. La prima fondamentale apparizione di Gesù che ne determinò la conversione e le altre successive a cui l’Apostolo fa cenno nelle sue lettere, lo collocano autorevolmente tra gli apostoli stessi.
VANGELO (Gv 1,29-34)
Il Vangelo ci presenta un episodio avvenuto qualche tempo dopo il battesimo di Gesù, a cui Giovanni fa riferimento. Il Battista lo proclama messia e lo fa servendosi dell’immagine dell’agnello, molto familiare agli ebrei. Dice che su di lui si è posato lo Spirito e può testimoniare che è il Figlio di Dio.
Capire le parole
* Mi disse. Senza essere più esplicito e lasciando piuttosto l’accaduto in penombra, Giovanni Battista fa cenno ad un messaggio divino che lo confermò nella certezza della provenienza divina di Gesù.
IN SINTESI… Inizia il tempo ordinario. È l’anno del Vangelo di Matteo, l’evangelista che dà molto spazio alla vita pubblica di Gesù e ai suoi discorsi, ma naturalmente anche alle parabole, alle beatitudini, ai miracoli. Oggi però, come avviene sempre nella seconda domenica del tempo ordinario, ci viene proposto un brano del Vangelo di Giovanni, che presenta Gesù all’inizio della vita pubblica attraverso la straordinaria testimonianza di Giovanni Battista.
Le parole da capire sono curate dall’autore del sito liturgico; le parti in corsivo sono un libero adattamento da “Messale delle Domeniche e feste 2020 – LDC”