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1. Letture e orazioni – 12 luglio 2020

12 luglio

XV domenica del tempo ordinario

Ecco,il seminatore uscì a seminare

 

ANTIFONA D’INIZIO

Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza.                Sal 16,15

COLLETTA

O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Oppure:

Accresci in noi, o Padre,
con la potenza del tuo Spirito
la disponibilità ad accogliere
il germe della tua parola,
che continui  a seminare nei solchi dell’umanità,
perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace
e riveli al mondo la beata speranza del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA

La pioggia fa germogliare  la terra.

Dal libro del profeta Isaia                                Is 55,10-1

Così dice il Signore: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE                                     Dal Salmo 64 (65)

Tu visiti la terra, Signore,
e benedici  i suoi germogli.

Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici  i suoi germogli.

Coroni  l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano  abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono  di esultanza.

I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano  e cantano di gioia!

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani                 Rm 8,18-23

Fratelli, ritengo  che le sofferenze  del tempo  presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi.  L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione  dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità  – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione  sarà liberata dalla schiavitù  della  corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme  la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi,  che possediamo le primizie  dello  Spirito, gemiamo  interiormente aspettando  l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO                                                      Cf Mt 13,19.23

Alleluia, alleluia.

Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia

VANGELO

TRA PARENTESI [ ]LA FORMA BREVE.

Il seminatore uscì a seminare.

Dal vangelo secondo  Matteo                          Mt 13,1-23

[Quel giorno  Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore  uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo  la strada; vennero  gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.  Un’altra parte cadde sul terreno buono  e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».]

Gli si avvicinarono allora i discepoli  e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose  loro: «Perché a voi è dato conoscere  i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo  a loro parlo con parabole: perché guardando non  vedono, udendo  non  ascoltano e non  comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: “Udrete, sì, ma non  comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato  insensibile, sono  diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi,  non  ascoltino con gli orecchi e non  comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.

Beati invece i vostri occhi perché vedono  e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate,  ma non  lo ascoltarono! Voi dunque  ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende,  viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato  nel suo cuore: questo  è il seme seminato  lungo  la strada. Quello che è stato seminato  sul terreno sassoso è colui  che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato  tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello  seminato  sul terreno buono  è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento,  il sessanta,  il trenta per uno».

Parola del Signore.

ORAZIONE SULLE OFFERTE

Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

Il passero trova la casa,
la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi.     Sal 83,4-5

Oppure:

Dice il Signore: «Chi mangia  la mia carne
e beve il mio sangue, rimane  in me e io in lui».      Gv 6,56

Oppure:

«Il seme seminato nella terra buona
è colui che ascolta la parola e la comprende».         Mt 13,23

DOPO LA COMUNIONE

Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che per la comunione a questi santi misteri
si affermi sempre più nella nostra vita
l’opera della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.