5 aprile 2020
DOMENICA DELLE PALME NELLA PASSIONE DEL SIGNORE
SULLA CROCE RISPLENDE L’AMORE DI GESÙ E DEL PADRE
COMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DI GESÙ IN GERUSALEMME
BENEDIZIONE DEI RAMI
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01 Letture e orazioni
ANTIFONA D’INGRESSO
Osanna al Figlio di Davide.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
è il Re d’Israele.
Osanna nell’alto dei cieli. Mt 21,9
Il sacerdote saluta il popolo con queste parole:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Quindi rivolge al popolo una breve esortazione, per illustrare il significato del rito e per invitarlo a una partecipazione attiva e consapevole:
Fratelli carissimi, questa assemblea liturgica è preludio alla Pasqua del Signore, alla quale ci stiamo preparando con la penitenza e con le opere di carità fin dall’inizio della Quaresima.
Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione.
Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chie diamo la grazia di seguirlo fino alla croce, per essere partecipi della sua risurrezione.
Dopo questa esortazione, il sacerdote dice a mani giunte una delle orazioni seguenti:
Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno, benedici † questi rami [di ulivo], e concedi a noi tuoi fedeli,
che accompagniamo esultanti il Cristo, nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
Preghiamo.
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te, e concedi a noi tuoi fedeli,
che rechiamo questi rami
in onore di Cristo trionfante, di rimanere uniti a lui,
per portare frutti di opere buone.
E senza nulla dire, asperge i rami con l’acqua benedetta. Segue la proclamazione del vangelo dell’ingresso del Signore.
VANGELO
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Dal vangelo secondo Matteo Mt 21,1-1
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea».
Parola del Signore.
PROCESSIONE IN ONORE DI CRISTO RE
Dopo il vangelo si può fare, secondo le circostanze, una breve omelia. Per dare l’avvio alla processione, il celebrante, o un altro ministro, può fare un’esortazione con queste parole:
Imitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme, che acclamavano Gesù,
Re e Signore, e avviamoci in pace.
Durante la processione, il coro e il popolo eseguono i canti adatti alla celebrazione.
Salmo 23, alternato con la seguente antifona:
Le folle degli Ebrei, portando rami d’ulivo, andavano incontro al Signore
e acclamavano a gran voce: Osanna nell’alto dei cieli.
Salmo 46, alternato con la seguente antifona:
Le folle degli Ebrei lungo la strada stendevano i mantelli, e acclamavano a gran voce:
Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Inno a Cristo re
Gloria a te, lode in eterno, Cristo re, salvatore,
come i fanciulli un tempo dissero in coro: Osanna.
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Gloria a te, lode in eterno, Cristo re, salvatore, come i fanciulli un tempo dissero in coro: Osanna.