CANA DI GALILEA
Villaggio a pochi chilometri a nord di Nazaret, di non sicura ubicazione: oggi vengono indicate due località, Kafr Kana secondo la tradizione cattolico-bizantina, e Hirtet Qana secondo i recenti scavi archeologici.
L’attuale Cana è un centro popoloso, con una parrocchia cattolica. Nella sua area risultano reperti molto antichi: una cisterna, abitazioni del 1° secolo proprio sotto l’attuale sacrestia, un mosaico in aramaico che forse fu pavimento di una chiesa-sinagoga. Come pure un’abside bizantina, una grossa giara in pietra, e una tomba del 5° secolo. Nonché reperti dell’epoca dei crociati…
Nei Vangeli, Cana è nominata solo da Giovanni: come luogo in cui il Signore compì il suo primo prodigio, in cui guarì a distanza il figlio dell’ufficiale di Cafarnao (4,46-54), e come patria di Natanaele (21,2).
SPOSARSI NEL SIGNORE
– Non voglio nel tuo cuore che il secondo posto: il primo dev’essere occupato da Gesù Cristo. L’intellettuale francese Ernest Hello alla sposa, nel giorno del loro matrimonio.
– Il matrimonio è l’unione di due cuori, fra i quali si sente battere il cuore di Dio. Dino Semplici
– Bisogna essere in tre, per sposarsi bene: lui, lei, e Dio. Fulton Sheen
– Dio non benedice le nozze per cui non è stato consultato. Santo Curato d’Ars
IL LATO IRONICO
– “Papà, perchè hai sposato la mamma?”. “Te lo chiedi anche tu, eh?”.
– In confessionale. “Padre, mi sono sposato”. “Figliolo, sposarsi non è peccato”. “Lo so, ma io mi pento lo stesso”.